Esistono dei metalli molto più preziosi dell’oro, in particolare ce n’è uno che è classificato come il più costoso al mondo.
I prezzi dei metalli oscillano costantemente, questo dipende dall’offerta e dalla domanda corrente. Quando si parla di quotazione dei metalli più costosi va tenuto a mente che i prezzi oscillano seguendo le tendenze di mercato.
Il loro valore si basa su vari principi, tenendo conto di quest’ultimi un metallo riesce ad ottenere un costo maggiore o minore. Per prima cosa la rarità, che lo rende difficile da avere quindi per chi n’è in possesso ha una bella fortuna fra le mani. Il secondo è la difficoltà nel produrli ed estrarli, infatti se è maggiore il costo aumenta. Infine l’ultimo principio si basa sulle proprietà chimiche e fisiche. A parte tutti questi aspetti, esiste un metallo che attualmente è classificato come il più prezioso.
Il metallo più prezioso, non è l’oro
Il metallo più prezioso è il rodio, esso si trova in circa 0,000037 parti per milione nella crosta terrestre. Riesce a resistere a temperature di acqua e aria che toccano i 600 gradi Celsius, inoltre rimane insolubile in molti acidi. Per questo motivo il suo uso è decisamente vario, infatti viene impiegato nelle auto, negli aerei, nei contatti elettrici e così via. Il suo nome fa riferimento al colore rosa, che probabilmente richiama il colore dei sali di metallo.
Attualmente rappresenta il metallo più prezioso e arriva a prezzi incredibili, infatti per 1 grammo il suo costo si aggira sui 121€. Quello che lo rende costoso è il fatto che si tratta di un metallo nobile, infatti non reagisce facilmente all’ossigeno. Quindi questo implica che sia un catalizzatore perfetto, riesce a resistere sia alla corrosione che all’ossidazione. Il suo punto di fusione corrisponde a 1964 gradi Celsius, rientrando nel gruppo dei metalli come platino, palladio, osmio, iridio e rutenio.
Per la maggior parte viene prodotto in Sud Africa e in Russia, i numeri si aggirano sulle 16 tonnellate all’anno in tutto il mondo. Questo metallo venne scoperto nel 1803 da William Hyde Wollaston, ovvero un chimico inglese, che lo estrasse da un pezzo di platino. Si trova spesso insieme ai depositi di platino, ed è stato ottenuto grazie al campione di Wollaston togliendo platino e palladio. In questo modo è rimasta una polvere rossa che è stata trattata con l’idrogeno gassoso, così da rivelare il prezioso metallo.