Il mondo del lavoro sta cambiando e quindi vuol dire che anche i titoli di studio non sono considerati allo stesso modo.
Se la laurea resta importante per approfondire le conoscenze e la propria formazione, è indiscutibile come i settori più in voga sono ormai cambiati e lo faranno ancora in prospettiva per i prossimi anni.
Per i più giovani che si affacciano oggi al mondo del lavoro o che comunque vogliono ampliare la propria formazione è giusto valutare le passioni personali e anche come spenderle al meglio nei prossimi anni.
Le lauree più richieste in futuro
La ricerca è stata condotta da Unioncamere e Anpal e si spinge su tutto il territorio nazionale considerando ogni possibile fattore ed è una stima fondamentale per chi ha bisogno di indicazioni chiare e mirate a tal proposito. I settori restano tanti e soprattutto non tutti hanno bisogno necessariamente di un titolo di studio per la professione, sono tante quelle che si possono svolgere senza ma con corsi appositi e in futuro sicuramente rivestiranno un ruolo altrettanto importante.
Per un diplomato che oggi deve scegliere dove iscriversi però, al netto delle condizioni personali, questa classifica può tornare molto utile. Per gli anni fino al 2025 è previsto un fabbisogno di 1.2 milioni di persone, quindi in media 239 mila persone l’anno. Il 62% dei laureati sarà inserito a livello professionale privatamente, il resto nel pubblico. Per la pubblica amministrazione il titolo di studio sarà sempre più importante
La laurea più richiesta di tutti resterà quella in economica e statistica che offre un compenso di circa 40 mila euro annui e permette di sfruttare al meglio la formazione spaziando in categorie molto differenti e in ambiti variabili. Quindi si determina come la più spendibile sul lavoro e per questo continuerà ad essere molto richiesta. Al secondo posto c’è quella in ambito politico e sociale, al terzo posto la più richiesta sarà in ambito medico e infermieristico, abbracciando tutte le professioni sanitarie, soprattutto dopo il Covid c’è stata una crescita costante.
Al quarto posto si trova la laurea in ingegneria, una delle più stabili e più richieste nel mercato, al quinto posto quella in formazione quindi dedicata all’insegnamento. In questo ambito sono incluse lauree differenti come quella in Scienze Motorie che porta poi anche all’insegnamento dell’educazione fisica. Questo perché c’è grande richiesta di personale da impiegare nelle scuole.
Guardando oltre la top five ci sono spunti interessanti perché al sesto posto si trova la laurea in ambito artistico, letterario e filosofico, a seguire quella in architettura, all’ottavo posto invece l’ambito linguistico per traduttori e interpreti, poi matematica e fisica. Al decimo posto invece la laurea in psicologia, a seguire le altre.