L’all you can eat di cucina cinese e giapponese sarà presto solo un ricordo, verrà soppiantato a breve da un nuovo concept di ristorante
Sia a Roma che in un po’ tutto il resto d’Italia sta nascendo un vero e proprio movimento in controtendenza, lasciare campo libero ai competitor di cucina straniera non è infatti stata una scelta troppo saggia da parte dei ristoratori. Il trend che si sta registrando in tempi recenti parla di una cultura imprenditoriale in opposizione.
Rilanciare le ricette della tradizione riprendendo il modello che i ristoranti cinesi e di sushi hanno da sempre sfruttato come punto di forza. Stiamo parlando ovviamente della modalità all you can eat, che permette a ogni cliente di ordinare al tavolo porzioni pressoché infinite senza però veder lievitare il prezzo.
Nasce l’all you can eat di cucina romana: il sushi ha le ore contate?
L’idea di fondere il modello imprenditoriale cinese e giapponese con la veracità della cucina italiana sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese. A macchia d’olio stanno cominciando a spuntare i primi all you can eat in salsa mediterranea, in particolare nella Capitale ce n’è uno che promette piatti della tradizione a volontà. Non c’è limite al bis, insomma, impossibile alzarsi da tavola con ancora fame in corpo. Un esperimento da pionieri che secondo molti a breve sarà la norma.
Finché c’è spazio, c’è cibo da preparare: è l’idea alla base di Senza Fondo, nel cuore di Roma. È questo il nome scelto da Diana Russo e Luciano Rufino (già proprieteri di Navona Notte) per inaugurare il primo locale di questo tipo in città.
Si sono inseriti abilmente nel solco di una tendenza in crescita: qui vengono servite pietanze della cucina romanesca senza limiti; a pranzo si paga 19,50€ mentre dopo le 18, la domenica e i festivi il prezzo sale a 25,50€.
Il ristorante si trova in via Teatro della pace e propone più o meno tutti i grandi classici, non possono ovviamente mancare la Carbonara, la Gricia e l’Amatriciana – oltre alla Trippa, i Saltimbocca, il pollo coi peperoni e la cicoria ripassata. Qui non c’è davvero da preoccuparsi, non si esce con lo stomaco che brontola dopo aver pagato il conto.