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IMU seconda casa, la scappatoia per non pagarla

L’IMU sulla seconda casa è una sfida che molti proprietari devono affrontare, ma esistono soluzioni legali per ridurne l’impatto.

L’IMU sulla seconda casa è una delle imposte più gravose per molti proprietari immobiliari in Italia. Questa tassa rappresenta un peso significativo sul bilancio familiare, spingendo molti a cercare soluzioni per ridurne l’impatto economico. Sebbene esistano diverse modalità per gestire o ridurre l’IMU, è fondamentale conoscere le opzioni disponibili e valutare attentamente la legalità delle scelte che si intendono fare.

Esistono soluzioni legali per ridurre o evitare il pagamento dell’IMU – Roma.Cityrumors.it

L’introduzione di normative specifiche e l’attenzione crescente da parte delle autorità locali hanno reso il tema dell’IMU un argomento di grande interesse. In ogni caso, è essenziale evitare pratiche illegali e scappatoie che che comportano rischi significativi. È fondamentale valutare attentamente le strategie per gestire il proprio patrimonio immobiliare in modo legale e sicuro.

Metodi legali per evitare l’IMU sulla seconda casa

Una delle soluzioni più utilizzate per ottenere uno sconto significativo sull’IMU della seconda casa è il comodato d’uso gratuito. Concedendo l’immobile in comodato d’uso gratuito a parenti di primo grado, come i figli, si può ottenere una riduzione del 50% sull’importo dovuto. Tuttavia, questa agevolazione è soggetta a rigidi requisiti:

È fondamentale utilizzare soluzioni legali per gestire il carico fiscale dell’IMU senza rischiare sanzioni – Roma.Cityrumors.it
  1. L’immobile deve essere utilizzato dal comodatario come abitazione principale.
  2. Il comodante deve possedere solo un altro immobile oltre alla casa principale e deve avere la residenza nello stesso Comune dove si trova l’immobile in comodato.
  3. È necessaria la presentazione della dichiarazione IMU per attestare il possesso dei requisiti.
  4. L’immobile non deve essere classificato come di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9).

Un’altra strategia efficace è l’ottimizzazione del patrimonio immobiliare attraverso cessioni o donazioni. Per esempio, un contribuente può donare una seconda casa a un figlio, che stabilendo lì la propria residenza. trasformerà l’immobile in abitazione principale. Questo permette di ottenere l’esenzione totale dall’IMU. Questo approccio richiede una pianificazione attenta e una corretta gestione delle pratiche burocratiche.

In alcuni casi, inoltre, esistono delle esenzioni che i proprietari possono sfruttare. Ad esempio, sono esentati dall’ISEE gli immobili collabenti, ovvero quelli in stato di grave degrado e non in grado di produrre reddito. Questi includono ruderi o edifici parzialmente demoliti. Per beneficiare di questa esenzione, è possibile richiedere una revisione della categoria catastale dell’immobile, ottenendo così la riclassificazione come immobile collabente.

Per quanto riguarda i metodi illegali, il più comuni per evitare l’IMU è sicuramente la dichiarazione di una finta residenza. Ad esempio, coniugi che dichiarano residenze separate in due immobili diversi per ottenere l’esenzione su entrambi. Questa pratica è soggetta a stretta vigilanza da parte delle autorità locali e, nonostante una sentenza della Corte Costituzionale del 2022 che permette ai coniugi con residenze diverse di godere della doppia esenzione, ha portato a numerosi abusi.