Un fenomeno in grande ascesa e che fotografa alla perfezione, le enormi difficoltà economiche che vivono i romani. Il racconto di chi ha venduto i propri preziosi ai Compro Oro: “Ecco perchè lo abbiamo fatto…”
Da fenomeno isolato ad un vero e proprio boom: lo sviluppo dei negozi Compro Oro a Roma rappresenta uno dei grandi cambiamenti nel mondo dell’economia capitolina. Basta fare un giro nelle principali vie dello shopping, per rendersi conto dell’enorme presenza sul territorio romano di questo tipo di attività, diventate per molti, un vero e proprio punto di riferimento.
I primi Compro Oro nella capitale, sorsero intorno al 2010. Secondo i dati pubblicati dalla Questura, in quell’anno vennero concesse cinquanta licenze, per altrettanti centri all’interno della città. Il numero è raddoppiato l’anno successivo, fino allo scenario attuale. “Basta fare un giro su Via Tuscolana o sull’Appia, e trovi un Compro Oro ogni tre o quattro negozi”, scherza Walter, un romano che ha deciso di svelare ai nostri microfoni, la sua esperienza.
Walter, come tanti cittadini che vivono nella capitale, si è trovato a vendere alcuni suoi preziosi, per far fronte alle spese, affidandosi ai Compro Oro presenti in città. Le bollette salate, i debiti da onorare, il prezzo degli alimenti e dei beni di prima necessità, hanno fatto levitare i costi, portando le famiglie a fare i conti con situazioni emergenziali. La crisi economica, spesso considerata irreversibile, ha portato molti romani a preferire la vendita di catenine, collane e anelli, per avere un’immediata disponibilità economica.
Compro Oro, il racconto dei romani che lo hanno sfruttato
“L’ho fatto due volte – ci confida – e l’aspetto fondamentale che mi ha portato a fare questa scelta è che ti presenti in negozio, porti un qualcosa d’oro ed esci con i soldi in contanti. Ti pagano immediatamente e tu hai subito una disponibilità che ti può aiutare. Io la prima volta ho portato un braccialetto e un anello. Erano gioielli che indossavo poco: l’anello era un regalo della mia ex, quindi diciamo che ho sofferto meno del previsto a lasciarlo andare via (scherza ndr.), ma sono rimasto soddisfatto di come la cosa sia andata”. La seconda volta invece, “è stata diversa. Ero veramente in una situazione difficile. Era il periodo post Covid, avevo tanti stipendi da recuperare e la mia ditta non mi pagava. Ma le bollette c’erano e dovevo trovare dei soldi. Così ho sacrificato una catenina che avevo da tempo con me: un regalo di mia nonna. Quella situazione è stata sicuramente più complicata”.
Situazione simile vissuta da Simone. “Avevo debiti e mi trovavo in difficoltà. Il Compro Oro era certamente la via più facile per avere un pò di liquidità immediata che mi permettesse di risolvere la situazione. Mi trovavo in difficoltà per colpa di alcuni debiti di gioco. Ho venduto un pò di oro mio e anche dei miei genitori. A loro insaputa. Non è stato un periodo semplice, e capisco come molti, che si sono trovati in situazioni simili, abbiamo deciso di affidarsi a chi, in pochi secondi, ti permetteva di avere subito una buona liquidità”. La diffusione dei Compro Oro in città è infatti direttamente proporzionale alle difficoltà economiche che molti romani vivono nella loro quotidianità. Secondo i dati diffusi da Antico (l’Associazione Nazionale di tutela di oro e preziosi), sono circa quattrocentocinquanta i Compro Oro presenti in tutta la Regione: di questi 350 nella Provincia di Roma e 270 nella Capitale.
Come funziona la valutazione e il pagamento nei negozi romani?
La diffusione dei negozi Compro Oro ha portato anche alla creazione di alcune attività illegali: negozi non autorizzati, sui quali è stato acceso un riflettore da parte delle autorità. E’ fondamentale che tutte le persone che intendono vendere i propri preziosi, lo facciano in negozi legali, riconosciuti sul territorio e che siano gestiti in modo regolare. Anche per non avere brutte sorprese, quando riceviamo soldi per i nostri orecchini, braccialetti o catenine.
Walter ci spiega come funziona la valutazione dell’oro che viene portato e il pagamento. “Quando porti una collana, un bracciale, un anello e un orecchino, c’è un responsabile che controlla che non si tratti di un falso. Poi il bene viene pesato e prezzato, in base alla valutazione giornaliera dell’oro. O meglio, in base a quella che loro ritengono essere la valutazione giornaliera. Esistono anche dei Compro Oro che danno un valore fisso. Il pagamento? Sotto i cinquecento euro, viene fatto in contanti”. Questo rappresenta uno dei grandi vantaggi per questi esercizi: la liquidità istantanea che sono in grado di regalare ai loro clienti, è una grande calamita. Al pari dell’enorme battage pubblicitario esistente. Se prima il fenomeno sembrava circoscritto e destinato a diffondersi nell’ombra, negli ultimi anni la situazione è cambiata: molti Compro Oro hanno deciso di farsi pubblicità nelle radio, in tv e su molti quotidiani.
Il limite a cinquecento euro e le altre modalità
Ma torniamo alle modalità di pagamento. La legge, su questo argomento, parla chiaro: il Decreto Legislativo 92/2017, impone che il tetto massimo consentito per il pagamento in contanti di oro industriale usato è di 499,99€. Il DL 90/2000 invece regolamenta il pagamento in contanti per l’oro da investimento, fissando il tetto massimo a 4999,9€. Ma ci sono anche altre possibilità, che i responsabili dei centri possono concordare con i loro clienti: l’emissione di un assegno a nome del cliente per l’importo concordato, o la possibilità di effettuare il pagamento tramite bonifico bancario. Questa opzione è particolarmente conveniente per chi preferisce evitare di gestire grandi quantità di contanti o desidera trasferire immediatamente i fondi sul proprio conto in banca.