Erano a caccia di un uomo, che aveva compiuto due rapine all’interno della stessa farmacia, da circa cinque mesi. Poi, l’incredibile scoperta
Un incredibile fatto di cronaca ha visto protagonisti i Carabinieri della capitale. I militari hanno indagato su un uomo, ritenuto colpevole di due rapine avvenute all’interno della stessa farmacia e realizzate nel giro di pochi giorni. Entrambe avvenute seguendo lo stesso modus operandi. La caccia all’uomo si è conclusa solo nei giorni scorsi: e con un finale inaspettato.
Tutto è iniziato durante le ultime festività natalizie. Un uomo di quarantaquattro anni era entrato all’interno della Farmacia di via delle Palme in zona Centocelle (quadrante a sud est della capitale) e brandiva una siringa. Aveva il volto scoperto ed ha minacciato il titolare: “Dammi tutti i soldi altrimenti ti infetto”, lasciando intendere che il liquido rosso all’interno della siringa fosse sangue infetto. Dopo aver intascato l’incasso della giornata (circa trecento euro), è scappato, dileguandosi per le vie del quartiere.
La seconda rapina a meno di un mese di distanza
A distanza di neanche un mese, il secondo episodio. Praticamente identico: il diciassette gennaio del 2024, lo stesso uomo è entrato nella medesima farmacia. Questa volta non c’è stato neanche bisogno di minacciare il titolare dell’attività commerciale. “Ti ricordi di me? Sono quello della scorsa rapina. Ho sempre con me la siringa, se non vuoi essere infettato, dammi tutti i soldi”. Il responsabile, inizialmente riluttante a consegnargli il denaro, ha poi cambiato idea, una volta che l’uomo ha mostrato nuovamente la siringa, a suo dire, infetta. Stavolta il bottino fu di quasi quattrocento euro.
La ricerca dell’uomo nel quartiere e l’incredibile scoperta
Dalla denuncia del titolare della Farmacia, sono partite le indagini dei Carabinieri, durate diverse mesi. I militari hanno messo a ferro e fuoco il quartiere, ma sono riusciti a riconoscere il colpevole solo a distanza di tempo e confrontando il suo identikit, con alcune immagini segnaletiche in loro possesso e che riguardavano l’uomo in questione. A quel punto hanno scoperto la verità. L’uomo che stavano cercando era già in carcere: arrestato per altri reati. Solo quando hanno avuto la certezza di aver dato finalmente un nome al loro sospettato, hanno scoperto il motivo per il quale non riuscivano a rintracciarlo nel quartiere. L’indagato è stato raggiunto presso il carcere di Rebibbia, dove è già detenuto per altri reati, dai Carabinieri che gli hanno notificato il provvedimento di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica di Roma.