La situazione a Roma è allarmante e cresce la preoccupazione soprattutto per gli anziani che temonono per la loro salute.
La questione ormai è espasperata e riguarda tutti i cittadini delle zone periferiche che si trovano a vivere un momento molto complesso.
La situazione di allarme era già nota ma negli ultimi mesi è cresciuta con maggiore insistenza, tanto da richiedere provvedimenti.
Roma, mancano i medici: anziani preoccupati
Il problema è nella distribuzione dei medici di base, nelle zone periferiche di Roma sono praticamente assenti, i medici non ci sono e quindi non è facile distribuire la popolazione.
Questo non vuol dire che non abbiano assistenza ma che devono spostarsi sul territorio per potersi recare ad una visita medica, per parlare con il dottore o per avere una ricetta per un medicinale. Una condizione non semplice per persone anziane che appunto, vivendo lontano dal centro, spesso fanno riferimento ai mezzi pubblici per arrivare a destinazione. Sono ore tra andare dal medico e tornare a casa, cose troppo complesse da gestire.
La carenza di medici in realtà non è solo a Roma ma in tutto il Lazio, tanto da aver chiamato in causa il presidente dell’ordine dei medici, Antonio Magi che ha parlato di emergenza critica per la popolazione e a livello organizzativo. Uno dei quartieri più a rischio è la borgata Arcacci che si trova a dover fare i conti con l’assenza totale dei medici e c’è una sola farmacia che diventa per tutti il punto di riferimento.
Ovviamente i dipendenti provano a fare tutto ciò che è possibile per sostenere gli anziani nei loro bisogni quotidiani ma di fatto non hanno la capacità di sostituire i medici, soprattutto molteplici sul territorio, di cui le persone hanno bisogno. Il titolare Lucio Monte ha spiegato che molti pazienti sono soli, non hanno figli o abitano lontano e per loro anche solo arrivare in farmacia è una sfida.
Questo è un problema enorme perché si traduce per le persone nell’impossibilità di accedere alle cure. Se gli anziani non possono spostarsi e il medico non c’è, se sono fuori zona e quindi non possono andare a casa, la situazione diventa molto complessa e richiede un intervento mirato. Sono in realtà diverse le zone d’Italia in cui sta accadendo questo, il problema è che se non ci sono medici che accettano non c’è modo di distribuirli sul territorio, quelli che vengono introdotti non coprono a sufficienza le uscite.