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Garbatella, 60enne fermato con una molotov dai carabinieri fuori servizio

Succede che una sera qualunque, a Garbatella, quartiere romano dal cuore popolare e dai vicoli pieni di vita, due carabinieri in borghese si ritrovino a fermare un uomo con in mano una molotov.

Certe storie sembrano uscite da un film, e invece accadono davvero. Un gesto rapido, istintivo, che ha evitato il peggio. Ed è da qui che tutto prende una piega decisamente inattesa.

Garbatella, 60enne fermato con una molotov dai carabinieri fuori servizio (Roma.CityRumors.it)

È successo in via Lorenzo di Pietrasanta, una stradina tranquilla dove si alternano palazzi, negozi e panchine su cui spesso si chiacchiera fino a sera. Ma martedì 23 aprile, verso l’ora di cena, qualcosa ha rotto la routine. Un sessantenne camminava con in mano una bottiglia di vetro piena di liquido infiammabile, con tanto di innesco. Una vera e propria bomba incendiaria, preparata artigianalmente.

A notare l’uomo sono stati due carabinieri liberi dal servizio. Nessuna sirena, nessuna divisa: solo l’occhio attento e il fiuto di chi conosce bene i segnali. Si sono avvicinati senza dare nell’occhio, lo hanno osservato e poi fermato con prontezza. Nessuna resistenza, ma la tensione era palpabile. Perché uno gira con una molotov in piena città? È la domanda che tutti, ancora adesso, si fanno.

I militari hanno immediatamente allertato i colleghi e consegnato l’uomo al Nucleo Radiomobile. Sul posto sono intervenuti anche gli artificieri, che hanno verificato la pericolosità del dispositivo: era funzionante. Non un bluff, non uno scherzo: quell’ordigno avrebbe potuto provocare danni seri, soprattutto in una zona così densamente abitata.

Garbatella, tragedia sfiorata

Durante la perquisizione, è spuntata fuori anche una tanica da cinque litri di benzina, trovata poco distante. Un dettaglio che complica ulteriormente la vicenda. Il sospetto, al momento, è che l’uomo stesse preparando un’azione premeditata, anche se ancora non è chiaro contro chi o cosa. Non risultano al momento minacce esplicite o rivendicazioni.

Garbatella, tragedia sfiorata (Roma.CityRumors.it)

Il sessantenne è stato denunciato a piede libero per possesso e fabbricazione di materiale esplodente. Sembra che non avesse precedenti penali significativi, ma questo non basta a tranquillizzare. Anzi, fa aumentare i punti interrogativi. Cosa lo ha spinto a tanto? Rabbia personale? Un gesto dimostrativo? Un piano più ampio?

Garbatella, intanto, prova a tornare alla normalità. Ma chi vive lì lo sa: certe immagini restano impresse. I bambini che giocano in strada, i ragazzi sui motorini, i vecchietti sulle sedie fuori dal bar — tutti hanno incrociato, anche solo per un attimo, quella bottiglia piena di fuoco. E ci si rende conto di quanto il confine tra normalità e pericolo, a volte, sia sottile.

C’è da chiedersi quante altre situazioni del genere passino inosservate. E quanti atti potenzialmente pericolosi vengano sventati solo grazie all’intuito di chi, anche senza divisa, resta vigile. La domanda è semplice: ci sentiamo davvero al sicuro nelle nostre città? O forse dovremmo iniziare a guardare con più attenzione anche i dettagli più piccoli?

Una cosa è certa: se non ci fossero stati quei due carabinieri, oggi staremmo raccontando un’altra storia. E non è detto che sarebbe finita bene.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.