Fino a quando la Legge considera i figli a carico e dunque il genitore dovrà pensare al loro mantenimento? Facciamo chiarezza.
I figli so’ piezz e core ma prima o poi devono diventare indipendenti e vivere la loro vita lontani dai genitori. Eppure c’è chi resta a casa fino a 40 anni se non oltre. Ma fino a quando spetta il mantenimento da mamma e papà? Da una parte avere i figli a carico significa ottenere dei vantaggi fiscali e Bonus dedicati alle famiglie con figli (vedi l’Assegno Unico Universale).
Dall’altra, però, significa mantenerli in ogni loro esigenza fino a quando non riusciranno ad avere la loro autonomia economica; e considerato i tempi potrebbe volerci molto tempo. Un conto, però, è se il figlio studia o fa piccoli lavoretti, diverso il caso di chi non fa nulla vivendo alle spalle dei genitori.
Questi potrebbero iniziare a spazientirsi nel vedere che il proprio figlio “sfrutta” l’affetto che provano nei suoi confronti. Da qui la necessità di sapere cosa stabilisce la Legge. Fino a quando si ha l’obbligo di mantenere un figlio? Scopriamolo insieme perché sono in molti a fare confusione.
Figli a carico e obbligo di mantenimento, fino a quando?
I figli sono considerati a carico indipendentemente dall’età rispettando il limite reddituale di 4mila euro se under 24 e di 2.840,51 euro se ha più di 24 anni. I genitori, dunque, dovranno continuare ad occuparsi del mantenimento dei figli fino a quando non supereranno i citati limiti. Tale diritto vale per i figli biologici, adottivi, affidati, affiliati e non conta che siano studenti, tirocinanti, disoccupati o inoccupati.
Non ha importanza nemmeno la convivenza. Il figlio rimane a carico dei genitori anche se ha una residenza differente. E se per un periodo dovesse lavorare uscendo dal carico fiscale del genitore, non perderebbe il diritto a rientrarvi qualora rimanga senza occupazione. Significa che si può rimanere per mesi o anni fuori dallo status di figlio a carico per poi accedervi successivamente.
Tutto questo non significa, però, che il diritto non decada mai. La Giurisprudenza recente ha stabilito che andrà appurato il comportamento incolpevole del figlio per non aver raggiunto l’indipendenza economica. Una volta terminato il percorso di studi, dunque, il figlio dovrà cercare attivamente un lavoro attinente alla propria professionalità. La ricerca di un’occupazione, dunque, è presupposto indispensabile per poter continuare ad essere a carico del genitore seppur avendo compiuto la maggiore età da un pezzo. La non autosufficienza, in conclusione, dovrà essere incolpevole.