Lo yoga con i cuccioli è una novità che arriva dall’America e si sta sviluppando anche in Italia con tantissimi benefici per corpo e mente.
I benefici diretti del passare il tempo con i cani e soprattutto con i cuccioli sono ormai cosa nota, solo che in pochi sanno quanto questo valga anche per l’attività fisica. Fare sport, nello specifico yoga, con un animale domestico può massimizzare la resa.
Un’attività che riguarda tanto lo spirito quanto il fisico e che permette così, con il proprio animale da compagnia, di poter approcciare in modo totalmente nuovo alla pratica e quindi anche ai suoi diretti benefici.
Puppy yoga: tutto sull’ultima tendenza che arriva dall’America
Lo sport con i cuccioli non è una novità ma una pratica che arriva da lontano ed è definita con il nome di Doga. Ora è possibile praticarla anche in Italia, a Roma sono nate tantissime palestre che consentono di portare i propri cani e che hanno sedute apposite con i propri cuccioli. La disciplina però è praticata da almeno 10 anni negli altri Paesi, sia all’aperto che al chiuso.
Tutto nasce in Giappone, dove l’attività è stata svolta per la prima volta. A New York ha avuto il suo massimo boom diventando una moda anche tra i personaggi famosi e poi è arrivato in Europa e quindi in Italia. Si chiama anche Puppy yoga e si può fare con cani di qualunque età, anche anziani. La cosa fondamentale è che questi siano a proprio agio e che si divertano a farlo.
Volendo, si può anche praticare a casa, bastano dei semplici tappetini, abbigliamento comodo e voglia di divertirsi insieme. Una delle posizioni più famose nello yoga è proprio “il cane a faccia in giù”, quindi è chiaro che da sempre ci sono contaminazioni in questo senso. La cosa fondamentale di tale attività è che è in grado di rendere la disciplina più divertente e spensierata.
Non tutti amano fare yoga o comunque praticare sport, per molti è un’occasione in cui bisogna faticare. Dunque, la presenza dei cuccioli può servire a far diventare il momento ludico, un modo concreto per spingere le persone non solo a fare attività fisica ma anche a mettersi in gioco con consapevolezza del divertimento che può regalare. Non deve essere visto come un obbligo, altrimenti i benefici poi non arrivano e per la mente non diventa quella valvola di sfogo che invece dovrebbe rappresentare.