Chiude una struttura, diventata un punto di riferimento per centinaia di migliaia di romani: “Un colpo al cuore. Qui ho passato gran parte della mia infanzia”.
“Se ne va un pezzo di storia. Ho passato li diversi sabati sera con i miei amici e parenti: la notizia che la struttura ha chiuso è davvero un colpo al cuore”. Nelle parole di Matteo, 44 anni, c’è tutta la delusione nell’aver appreso la notizia della chiusura di uno dei luoghi più iconici e divertenti della capitale. Un punto di riferimento per migliaia di persone, che avevano imparato ad apprezzarne le prerogative.
“Posso dire – conferma ancora Matteo – di averlo visto nascere. Ricordo il giorno dell’inaugurazione e la gioia degli abitanti del quartiere, che finalmente hanno potuto vedere valorizzato un luogo che era stato abbandonato a se stesso. Qui ho passato tanti momenti belli: era un luogo ideale per passeggiare all’aperto, fare sport, rilassarsi, mangiare, fare delle festicciole e vedere dei bei film. Al chiuso e nell’area all’esterno”.
Stiamo parlando dello Stardust Village, il multisala che era stato costruito nei primi anni 2000 n Via di Decima n. 72, all’angolo con Via dell’Oceano Indiano. Una zona a cavallo tra diversi quartieri: Torrino, Eur, Spinaceto, Tor de Cenci. Un punto di riferimento per giovani e famiglie. Sul terreno era stato edificato un cinema con undici sale, e una serie di strutture: un pub, un ristorante con pizzeria, un locale specializzato nel cibo orientale. All’esterno, in un’ampia area verde di 33.000 mq nella quale spiccava un laghetto artificiale, erano state montate altalene, panchine ed era stata realizzata una strada che circumnavigava la struttura e che permetteva a tutti di fare passeggiate o di allenarsi all’aperto. Sempre all’esterno era stata montata una tribuna che permetteva all’esterno di poter vedere dei film all’aperto.
Chiude la struttura amata dagli abitanti di Roma Sud
L’annuncio della chiusura dello Sturdust, è stato dato dalla stessa struttura, che sulla propria pagina Facebook (mostrando alcune foto dei lavori per la realizzazione del centro), ha scritto: “A distanza di 22 anni, lo Stardust Village chiude temporaneamente in attesa che si pronunci il TAR. Abbiamo passato momenti meravigliosi insieme a voi e al nostro staff, che ringraziamo di cuore. Grazie per aver sostenuto la nostra realtà. Ci mancherete molto. Ci piace sapere che abbiamo lasciato qualcosa e che lo Stardust resterà sempre un posto importante del quartiere. A presto e soprattutto arrivederci”.
La notizia è stata accolta dai visitatori come il classico fulmine a ciel sereno. Solo tre giorni fa la pagina Facebook promuoveva i film in programmazione. “Mi dispiace davvero tanto – continua Paolo – perchè ero molto legato a questa struttura. Ho visto tanti film, ma mi è anche capitato di passare del tempo fuori, nel parchetto, o solo di mangiare nei ristoranti. Io e la mia fidanzata eravamo amanti del pub, che proponeva dei panini buonissimi. Il sabato sera era una sorta di appuntamento fisso”.
Il multisala è stato costruito su un’area verde situata tra i quartieri di Torrino e Decima, dietro gli edifici ex Incis. Per anni la zona era stata abbandonata a se stessa e veniva considerata come uno dei punti più degradanti e pericolosi del quartiere. Il luogo dove è sorto il multisala è rientrato in un progetto chiamato “punto verde qualità”, un’iniziativa avviata durante l’amministrazione Rutelli e proseguita da Veltroni e Alemanno quando sono saliti al Campidoglio. La concessione di questo spazio è stata firmata l’11 luglio 2001 con la società Parco Ruva Costruzioni, che ha realizzato un cinema multisala e mantenuto un parco con un laghetto.
Il futuro dell’area: la preoccupazione degli abitanti del quartiere
Come altri concessionari del programma “punto verde qualità”, anche il gestore dello Stardust Village è stato revocato. Nel caso dello Stardust Village, il provvedimento di revoca è diventato esecutivo nel 2018. Dalla revoca, fino al 30 settembre del 2024, i gestori hanno continuato a garantire la manutenzione e il presidio dell’area, nonostante il calo degli spettatori nei cinema e le varie problematiche sorte dallo scoppio della pandemia in poi. Il sogno è durato fino alla fine dello scorso mese.
Adesso spetterà al Comune trovare una soluzione per questa area, che negli ultimi venti anni era diventata un punto di riferimento per gli abitanti. “Ci sono stato tantissime volte – ci dice Mauro, 57 anni – e sono molto dispiaciuto da questa chiusura. Mi è capitato di organizzare e partecipare a tante feste insieme alle mie figlie ed ho paura che da adesso in poi l’area possa tornare ad essere una sorta di terra di nessuno”. Starà al Campidoglio cercare di evitarlo.
Sturdust, impazza la battaglia politica
La chiusura dello Sturdust è oggetto di un botta e risposta politico tra l’ex sindaca Virginia Raggi e la Giunta attuale. “Gualtieri si risvegli dal torpore e renda fruibile gli spazi verdi Stardust Village ai cittadini ”, tuona la pentastellata, che ricorda come “abbiamo altresì presentato una mozione urgente in Municipio e Campidoglio per mettere in campo le azioni necessarie al recupero della struttura denominata PVQ 12.11. ‘Convenzione Torrino Nord (Stardust)’, prima fra tutte la presa in consegna della intera struttura e il bando di sorveglianza con apertura e chiusura dei cancelli dell’area, in modo da garantire ai cittadini la fruibilità nelle ore diurne degli spazi verdi attrezzati. Il tutto nelle more dalla messa a bando di tutto il complesso dell’ex punto verde qualità Stardust Village”.
Non si è fatta attendere la risposta del Campidoglio, affidata a Patrizia Prestipino, deputata Pd e Garante degli animali di Roma. : “Stia tranquilla la ex Sindaca Raggi, perché l’amministrazione ha preso in carico la situazione dello Stardust ancor prima che lei e i suoi consiglieri si prendessero la briga di fare comunicati su questo tema, che conosco bene perché sono stata Presidente di quel Municipio’‘, ha detto. “La Raggi non ha da preoccuparsi, né dell’assegnazione, né degli animali presenti nell’area, perché entrambe le tematiche rientrano nella pienezza dell’azione amministrativa dell’attuale maggioranza comunale e municipale, che sta svolgendo tutto applicando il principio della buona amministrazione e che, al contrario della passata amministrazione a guida grillina, riesce a risolvere i problemi e non rimandarli come ha fatto per 5 anni la ex Sindaca con la sua giunta”.