La dieta non è mai un passaggio felice per nessuno, per questo quella del Buonumore potrebbe cambiare per sempre l’approccio alimentare.
Dimagrire non è sempre facile, soprattutto quando non si tratta di seguire solo un’alimentazione sana e bilanciata ma di fare alcune rinunce sul lungo termine. Per qualunque tipo di dieta infatti è doveroso eliminare cibi confezionati, alimenti zuccherati, dolci, alcol, fritti. Tutto ciò che espone il corpo al sovrappeso ma che piace tanto. Non si parla solo di abuso ma propriamente di consumo.
Per perdere peso è fondamentale rivolgersi sempre a personale specializzato ma è chiaro che tutto ciò che non rientra in un’alimentazione sana è il primo scoglio da eliminare. La Dieta del Buonumore aiuta in questo passaggio e può essere un valido aiuto concretamente nel seguire un regime restrittivo.
Dieta del Buonumore come funziona e perché aiuta
Il nesso fondamentale da cui è importante partire è che, per moltissime persone, il cibo è un elemento legato all’umore. Dona benessere sia dal punto di vista fisico che psicologico. Il cibo è conforto, valvola di sfogo, cura di tutti i mali. Gli alimenti vanno a generare serotonina, ovvero l’ormone della felicità. Questo vuol dire che scegliere dei prodotti piuttosto che altri non ha solo un impatto sulla linea e sull’intestino ma anche sul cervello. Gli ormoni regolano il sonno, l’umore, la temperatura, l’appetito, la sessualità.
Per poter lavorare al meglio e quindi capire come perdere peso senza rinunciare a tutto questo va inquadrato il ruolo della serotonina. Questa viene generata dall’organismo quando vi è il triptofano, un precursore che si trova proprio negli alimenti. Per ottenere quindi lo stesso beneficio, senza però ingrassare, bisogna fare leva sui carboidrati complessi e sulle fibre. Questi non solo aiutano a gestire meglio la fame ma permettono anche di ottenere massimo beneficio a minor costo. Quindi la Dieta del Buonumore fonda su cereali integrali, pasta integrale, verdura, frutta, sfruttando con attenzione ogni prodotto.
Per la formazione della serotonina non servono solo alimenti ricchi di triptofano ma anche vitamine e in particolare quelle del gruppo B e C. Quindi il lavoro è combinare tutto nell’insieme.
- Per la vitamina B3 occorre consumare cereali, legumi, latticini, pesce, carote, patate
- Per la vitamina B6 occorre consumare formaggi, spinaci, fagioli, carote, pesce
- Per la vitamina C occorre consumare frutta e verdura soprattutto ciò che è rosso e arancione oltre a broccoli e kiwi.
Sono molto utili gli alimenti ad azione antiossidante perché riducono gli effetti del tempo e quindi preservano anche l’estetica. Gli alimenti a cui fare sempre riferimento, perché ricchi di triptofano, sono: legumi, cereali integrali e cereali alternativi come avena, segale ecc, banane, mango, datteri, soia, pesce, crostacei, uova, latticini, frutta secca e semi, cacao in polvere o fondente, barbabietola, cavoli, spinaci, broccoli. Questi vanno impiegati in combinazione con quelli citati in precedenza liberamente ma in proporzioni adeguate e senza eccessi.