Depurarsi dopo le feste: i consigli del dietologo Fabrizio Iossa

Dopo pranzi e cenoni di Natale e Capodanno tutti si chiedono quando arrivi il momento ideale per ricominciare a seguire un regime alimentare normale. 

Prima o dopo il pranzo del primo gennaio? Cosa mangiare in attesa dell’Epifania? Notizie.com ha chiesto al dottor Fabrizio Iossa, dietologo e nutrizionista, che consiglia ai suoi pazienti di riprendere la dieta dopo il 6 gennaio e allo stesso tempo limitare il consumo di grassi e zuccheri nei giorni tra le feste, cioè quelli dal 27 al 30 e dal 2 al 5 gennaio. “È preferibile godersi anche l’Epifania – spiega il medico – perché in questo periodo si mangiano più dolci. Quindi consiglio un ultimo sfizio il 6 gennaio, poi di rimettersi in carreggiata dal giorno dopo”. 

Vi sentite in colpa per aver mangiato troppo? Secondo Iossa non dovreste: “Come principio, durante le feste di Natale consiglio ai miei pazienti di mangiare, perché la dieta non deve essere una costrizione. Mi riferisco al 24, 25 e 26 e 31 e primo gennaio. Nei giorni tra le feste, cioè 20-30 dicembre e 2-5 gennaio, consiglio di mangiare seguendo uno schema alimentare”. 

Dieta dopo le feste
Dieta dopo le feste – roma.cityrmors.it

Detox dopo le feste: come rimettersi in carreggiata con la linea

Come rimettersi in carreggiata? “La prima cosa che consiglio è riprendere da subito un’alimentazione detox e bere tanta acqua. Poi, ridurre un po’ la quota di carboidrati e zuccheri che sicuramente è stata più alta durante le feste”. 

Ma quali sono i cibi per una dieta detox? Secondo il dietologo Iossa, “bisogna basarsi molto su frutta e verdura, che hanno un potere saziante e disintossicante. Inoltre contengono molti elementi che fanno bene all’organismo e sostituiscono l’abuso di zuccheri, carboidrati e alcolici”. 

I giorni che passano tra Natale, Capodanno e l’Epifania

In attesa del 6 gennaio, molte persone approfitteranno degli ultimi giorni a casa prima di tornare al lavoro per trascorrere più tempo con amici e parenti. Non mancheranno quindi, momenti di convivialità a tavola e non bisogna rinunciarvi: “Scegliere un solo pasto a pranzo o a cena per mangiare di più”, è il consiglio di Iossa.

L’assunzione di alcolici: “Non abusarne”

Fabrizio Iossa
Fabrizio Iossa (Screenshot di Facebook) – roma.cityrumors.it

Che dire poi, dell’assunzione di alcol? “Noi medici li chiamiamo alimenti con calorie vuote. Non ci si rende conto che hanno un potere calorico altissimo. Un mojito corrisponde alle stelle calorie di una pizza margherita. Ogni tanto possiamo anche permetterci un gin tonic, un prosecco o un altro drink secondo i nostri gusti e le abitudini, ma senza abusarne”.

Lo schema alimentare del dietologo Fabrizio Iossa

Qual è il piano alimentare perfetto per disintossicarsi da pranzi e cene natalizie? Di seguito, lo schema del dottore Fabrizio Iossa:

“Colazione: un tè o una camomilla, oppure latte parzialmente scremato con fiocchi d’avena, o grano saraceno oppure fette biscottate con un filo di marmellata. Evitare di mangiare a pranzo e a cena carboidrati e zuccheri. Quindi a pranzo, mangiare pane o pasta e associare frutta non zuccherina e verdura a quantità industriali”. 

Il consumo di frutta però, va valutato in base alla salute di ognuno: “Nel caso di patologie come il diabete, la frutta zuccherina impatta sul carico glicemico. Quindi bisogna evitare quella con un potere calorico impattante elevato come banane, uva, fichi e frutta secca”. 

A merenda mangiare un frutto. A cena, se a pranzo abbiamo mangiato la pasta, va evitato il pane e consumare solo una porzione di proteine, contorno e frutta. Molti pazienti mi chiedono di mangiare qualcosa di dolce a cena e in questo caso consiglio un cioccolatino o una fetta biscottata integrale o normale con marmellata o nutella, oppure una barretta ai cereali”. 

Secondo il dottore Fabrizio Iossa bisogna mangiare “senza pesare i cibi e limitarsi. Molti consigliano di condire con due cucchiaini di olio, ma è sbagliato: è l’olio fritto che fa male. Possiamo condire le verdure in maniera normale, per non far impazzire le mamme che cucinano!”.

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