Decreto Omnibus, tutte le novità emerse dal Cdm

L’ultimo Consiglio prima della pausa estiva, ha portato ad una lunga serie di norme: ecco le principali novità

Dopo quasi tre ore di faccia a faccia, il Consiglio dei Ministri ha varato due decreti Omnibus, nell’ultimo appuntamento stagionale prima delle ferie estive. Le norme varate hanno toccato diversi punti: incendi, 8 per mille alle tossicodipendenze, caro-voli e settore dei taxi. Proprio per quest’ ultimo settore il governo ha stabilito che le città metropolitane, i capoluoghi e i comuni sede di aeroporti internazionali possono bandire il concorso straordinario, sino a un incremento del 20% rispetto alle licenze esistenti, aperto a nuovi operatori, con una procedura più celere, certa e semplificata, rispetto all’assetto normativo previgente.

Il consiglio dei Ministri approva il decreto Omnibus – cityrumors.it

Urso: “Accolte richieste dei tassisti”

“Abbiamo avuto diversi confronti con tassisti e Ncc nel confronto di oggi ci hanno chiesto di cambiare una norma: noi abbiamo accolto la richiesta”. Lo ha detto il ministro delle Imprese Adolfo Urso in conferenza stampa, riferendosi all’esclusione del divieto di cumulabilità delle licenze. “I tassisti vogliono rinunciare a questa opportunità, era la loro principale richiesta e noi questa norma l’abbiamo modificata”, ha aggiunto.

Le novità riguardano anche il caro voli, granchio blu e la deroga sul tetto dei compensi per i super esperti per il Ponte sullo Stretto. Ma non solo: si è discusso anche di intercettazioni, dell’isolamento Covid (con il nuovo stop) e un maggior rigore contro chi appicca i roghi. Le misure dovranno ora passare il vaglio del Quirinale e sulle quali si annuncia battaglia alla ripresa delle Camere, dopo la pausa estiva.

Tra le novità anche la nuova tassa sugli extraprofitti delle banche, che non potrà comunque superare il 25% del patrimonio netto.  L’imposta straordinaria istituita per il 2023 ha un’aliquota del 40%, ma l’ammontare dell’imposta straordinaria, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari al 25% del valore del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2023. L’imposta straordinaria, inoltre, non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.

La tassa è stata annunciata dal vice premier Salvini: “Il ministro Giorgetti ha portato in Cdm una norma di equità sociale, cioè un prelievo sugli extraprofitti delle banche limitato al 2023. Tutti gli introiti andranno a due voci: aiuto mutui prima casa, sottoscritti in tempi diversi da quelli attuali, e taglio tasse”. Per quanto riguarda il caro-voli, le compagnie non potranno più usare l’algoritmo tradizionale per la determinazione delle tariffe nei periodi di picco del traffico.

Stop all’isolamento dei positivi al Covid

Confermate le indiscrezioni relative allo stop per l’isolamento delle persone risultate positive al Covid. “Abbiamo abrogato l’ultimo divieto”, ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Un provvedimento consentito, ha spiegato, “dall’andamento epidemiologico e la disponibilità di vaccini e farmaci”, ma il ministero continuerà a monitorare, “se fosse necesario adotteremo tutte le misure”.

 

Il ministro della Salute Orazio Schillaci a Palazzo Chigi durante conferenza stampa al termine del CdM n.47,

Più rigore verso i responsabili degli incendi

Il Cdm ha introdotto pene più severe per i responsabili di incendi dolosi. È stato inoltre istituito un Fondo di 10 milioni di euro destinato ai viaggiatori e agli operatori turistici per il rimborso dei costi sostenuti dopo i roghi che hanno devastato la Sicilia. Il minimo edittale per chi causa l’incendio passa da quattro a sei anni. Se la matrice è colposa, la pena minima è di due anni di reclusione. Viene aumenta “da un terzo alla metà” se “il fatto è commesso al fine di trarne profitto per sé o per altri o con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti all’esecuzione di incarichi o allo svolgimento di servizi nell’ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incendi boschivi”.

Giustizia, le intercettazioni

Il governo interviene di nuovo sulle intercettazioni, per rafforzare lo strumento investigativo nei casi di reati di particolare allarme, come quelli aggravati dal metodo mafioso, ma non solo. Una misura annunciata nelle scorse settimane.  Il provvedimento, messo a punto dagli uffici legislativi di Palazzo Chigi e del ministero della Giustizia, estende gli strumenti di indagine usati contro le mafie anche ad altri reati gravi, quando viene contestata la finalità di terrorismo o di agevolare le associazioni di tipo mafioso. E arrivano nuove infrastrutture per custodire le intercettazioni, con gli archivi di 134 procure accentrati in quattro sedi: “Rispondiamo alle richieste della Procura Antimafia”, ha spiegato Nordio, che ha anche rivendicato la sua linea sulle intercettazioni e la lotta alla mafia: “Ho detto fin dal primo giorno che sono contrario a quelle a strascico e alle diffusioni pilotate che vulnerano la dignità delle persone, mai contrario alla intercettazioni come mezzo di prova per i reati più gravi”.

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