Tra cenoni e pranzi, quello natalizio è il periodo dell’anno in cui la famiglia si riunisce.
La maggioranza degli italiani è felice di incontrare parenti e amici di famiglia, ma questa regola non vale per tutti. Sopraggiunti a una certa età, in genere dai 25 anni in poi, presentarsi single a una reunion in occasione delle festività, significa anche correre il pericolo di domande scomode.
Che sia la nonna o la zia, o un cugino più grande, la domanda: “Ma quando ti sposi?”, ad esempio, è d’obbligo. Ma è senza dubbio insidiosa e fastidiosa. In un’intervista all’agenzia Dire, lo spiega bene Vittorio Vaccaro, esperto di convivialità a tavola e conduttore televisivo, che dà consiglio ai parenti e amici che sono soliti non controllarsi e fare domande scomode.
“Il Natale può regalare grandi gioie e proprio per questo sarebbe un peccato rovinare un momento così importante a causa di incomprensioni inevitabili. A tavola si tende ad essere più spontanei e con meno freni inibitori. Per questo è necessario non abbassare l’attenzione ed evitare di toccare temi che potrebbero urtare la sensibilità di amici e parenti. Meglio creare un’atmosfera leggera e rilassata che possa mettere tutti a proprio agio. In famiglia poi, è fondamentale la collaborazione per non creare tensioni ancora prima della festa”.
La ricerca di Espresso Communication
Credi che il “problema” riguardi solo te? No, non sei l’unica “vittima” delle domande scomode a tavola a Natale. Una ricerca di Espresso Communication su un panel di oltre 50 studi nazionali e internazionali, ha indagato sui comportamenti che darebbe meglio evitare per non compromettere lo spirito natalizio.
Un sondaggio pubblicato da Yahoo Uk rivela che i britannici temono particolarmente pranzi con suoceri e cognati, ma anche le discussioni su cosa guardare in tv. Litigate possono nascere anche sulla scelta dei giochi da tavolo e dal rischio di esagerare con l’alcol.
Negli Usa il problema è ancora una volta la tv il motivo principale delle liti durante pranzi e cene di Natale.
Veniamo al dunque: le domande scomode sulla vita privata. Un sondaggio pubblicato su Study Friends, dimostra che sono un motivo di tensione in famiglia.
Cosa non fare a Natale con i parenti
Ecco la classifica di Espresso Communication, con il parere di Vittorio Vaccaro, delle cose da non fare per non rovinare il clima natalizio in famiglia durante le feste:
- Fare domande scomode, ad esempio “quando ti sposi?”, “hai la fidanzata/o?”, “Sei ingrassato?”, “quando vi decidete a fare un figlio?”, “quando ti trovi un lavoro serio?”.
- Servire il menù inappropriato. Il proprietario di casa deve accertarsi dell’eventuale presenza di vegetariani e vegani, così come di eventuali intolleranze alimentari.
- Esagerare con gli alcolici. Potrebbe creare situazioni spiacevoli in famiglia.
- Discutere di sport e politica. Sono due argomenti molto divisivi sui quali lo scontro è sempre dietro l’angolo.
- Contendersi il possesso del telecomando. Meglio tenere la tv spenta.
- Fissare lo smartphone. L’educazione prevede che a tavola non venga usato e farlo potrebbe sembrare scortese ai commensali.
- Trasformare i giochi in litigio. La giornata di Natale è lunga, quindi si può giocare a cose diverse, in alternativa si può fare un sorteggio. Inoltre, meglio non essere troppo competitivi.
- Insistere nell’offrire cibo potrebbe mettere a disagio l’ospite.
- Vestirsi in maniera elegante a una cena tra amici e parenti.
- Sbagliare il centrotavola. La prima cosa che si nota in un pranzo o una cena di Natale è la mise en place, centrotavola incluso. Il consiglio è giocare sui colori e puntare all’armonia. No alle tovaglie bianche e tovaglioli di carta, sia per motivi ambientali sia per l’eleganza.