Nel corso di una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera’ è intervenuta Anna Maria Cossiga, figlia di Francesco: rivelati alcuni aneddoti che riguardavano il padre e che nessuno conosceva fino ad ora
La figlia dell’ex presidente della Repubblica italiana, Anna Maria Cossiga, Francesco ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘. Al noto quotidiano si è soffermata a parlare ovviamente del padre e di alcuni aneddoti che nessuno conosceva fino ad ora. Una persona che, sin da giovane, era molto seria. Decisamente rigido, altro che la figura di un presidente allegro e giocoso. Quando erano piccoli, insieme agli altri fratelli, disegnavano le bandiere di tutti i Paesi ed i loro inni nazionali.
Adorava la musica, soprattutto quando “dirigeva” l’inno della brigata Sassari. Francesco Cossiga, ricorda la figlia, era una persona molto credente. Non sopportava il fatto che il Vaticano potesse entrare, in qualche modo, nello Stato. Dopo aver saputo che Anna Maria votava per i comunisti, il padre la etichettava come una persona “miscredente“. Una infanzia non facile, soprattutto per quanto riguarda le uscite con gli amici. Il fratello poteva andare in discoteca, mentre lei costretta a rimanere a casa.
Anna Maria Cossiga sul padre Francesco: “Curava la depressione”
Per non parlare anche di quando si fece i buchi per gli orecchini venne descritta come una “selvaggia”. A prescindere da questi aneddoti, però, lo rappresenta come una figura importante della sua vita. Poi sulle questioni politiche si è soffermata a parlare del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro: “Era umanamente disperato. Si decise di anteporre lo Stato. Lui era d’accordo, ma fu un colpo terribile. Subito gli venne questo ciuffo di capelli bianchi“.
Poi la separazione dei genitori ed il fatto che la madre non volesse diventare una persona pubblica. Una donna che affascinava il padre aveva un nome ed un cognome: Margaret Thatcher. Si comportava in maniera elegante con tanto di invio di fiori e lettere. Tanto da rimanere in contatto anche quando lei lasciò il governo. Stimava molto anche Kohl. Non si può dire lo stesso per Mitterrand. Cossiga non era filofrancese visto che preferiva gli anglosassoni.
Non è stato facile per lei visto che veniva etichettata coma “la figlia di”. Dopo le dimissioni Cossiga decise di partire per l’Irlanda. Successivamente l’ex Capo dello Stato visse un periodo non facile per via della depressione che curava. Allo stesso tempo era bipolare. “Lui stesso parlava dell’omino bianco (positivo) e dell’omino nero (negativo). È una delle tante cose che ha passato anche a me, anche se in forma più leggera. Mi ha insegnato a non vergognarmi di avere un disagio psicologico”.
Poi la malattia che lo colpì, quasi come se non avesse più voglia di vivere. In casa veniva un suo amico, don Claudio Papa, a portargli la comunione. Poi il coma, il risveglio ed il nuovo dramma: la perforazione all’intestino.