Colosseo, il regno dei bagarini: il reportage de Le Iene

Durante la trasmissione di Italia Uno sono stati mostrati video e interviste che certificano le difficoltà dei turisti nell’acquistare i biglietti per il Colosseo. Ecco cosa accade

“Al Colosseo comandano i bagarini”. Con questo slogan è stato presentato un servizio realizzato da Filippo Roma e mandato in onda durante la prima puntata della nuova stagione de Le Iene, su Italia Uno. Nel dossier sono state documentate tutte le difficoltà che i turisti e i romani, hanno trovato durante l’estate per accaparrarsi un biglietto di ingresso all’Anfiteatro Flavio.

Alcuni fotogrammi immortalano ciò che accade al Colosseo, con i turisti fermati da bagarini (Tratto da Le Iene) – Roma.Cityrumors.it

A far scattare la denuncia è stato l’Assessore al Turismo, Moda, Grandi Eventi e Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato: “Riceviamo decine e decine di segnalazioni di turisti che non riescono ad acquistare online i biglietti per entrare al Colosseo”, ha dichiarato Onorato. “Allo stesso tempo è molto semplice riuscire a trovare su altri siti, ma con prezzi cinque o sei volte superiori“. Nel dossier viene mostrata l’impossibilità di acquistare i tagliandi di ingresso attraverso il sito istituzionale.

Filippo Roma si reca in un tour operator e chiede di poter acquistare i biglietti attraverso il portale ufficiale e al costo di 16 euro. L’operazione risulta impossibile. Con le telecamere, gli inviati si spostano sul luogo e documentano ciò che accade una domenica mattina di agosto. Per sopperire alle difficoltà di acquisto dei biglietti online infatti, sono stati organizzati dei banchetti per la vendita sul posto. Ma i problemi restano alti: sin dalle prime ore del mattino infatti, le file sono lunghissime e, come confermato da una delle responsabili: “Molto spesso non tutte le persone che aspettano, riescono a prenderli. I biglietti generalmente finiscono introno alle ore 14″. 

Le richieste ai turisti: “50 euro e superi la fila. Abbiamo un tour provato”

Scoraggiati dalla possibilità di fare una lunghissima fila (sotto il sole e nel caldo torrido) e di restare a mani vuote, molti preferiscono pagare di più e accettare le proposte dei bagarini, che immancabili arrivano “in soccorso” di chi aspetta inutilmente sotto il sole. Nel video di vedono alcune di queste persone avvicinarsi ai turisti: “Se riesci a prendere il biglietto entri come minimo alle 15. Noi abbiamo un tour privato alle 11 (circa mezz’ora dopo ndr.) al costo di 50 euro”. Come testimoniato dalle telecamere, sono molti a preferire la soluzione proposta: pagare più del doppio, ma essere certi di non rinunciare alle bellezze del Colosseo. Quando i responsabili vengono chiamati in causa dall’inviato del programma televisivo, evitano di rispondere o si trincerano dietro frasi fatte: “Il problema non siamo noi… è dall’alto”.

Migliaia di turisti ogni giorno visitano il Colosseo, nonostante le enormi difficoltà nell’acquisto dei biglietti – Roma.Cityrumors.it

“Cambiando un software il problema si risolve in una settimana”

Tutto avviene davanti agli agenti della Polizia Municipale, che tirati in ballo, non rispondono e preferiscono allontanarsi. Ma al di là di ciò che avviene in piazza, è possibile evitare che i bagarini acquistino valanghe di biglietti online? “Esistono sistemi che li impediscono – dichiara Luca Montebugnoli, presidente di Viva Ticket – cambiando software si potrebbe risolvere questo problema in una settimana. Perchè si parla da tempo di sistemare tutto e non viene mai fatto? Perchè non c’è la volontà di farlo“, continua. Alfonsina Russo, direttrice del Parco del Colosseo, ammette: “Abbiamo chiesto più volte di cambiare il software, ma stranamente sembra che non ci si riesca. Noi siamo la gallina dalle uova d’oro”.

Il Ministro della Cultura Sangiuliano, ribadisce: “Abbiamo ereditato questa situazione dal passato. Entro il prossimo anno, per entrare al Colosseo servirà il biglietto nominale, come allo stadio. Chi farà del bagarinaggio sarà sanzionato con una sanzione molto duro. Tutto questo verrà fatto agli inizi di gennaio”. Chiusura dedicata a Letizia Casuccio, direttrice della Coopculture, che gestisce la biglietteria ufficiale del Colosseo. “La domanda è nettamente superiore alle possibilità. Chi acquista i biglietti sono esseri umani. Escludo che qualcuno possa fare razzia di biglietti”. 

Le differenze nel numero dei biglietti venduti

A stonare sono i numeri: secondo i Tour Operator sarebbero 25.000 gli ingressi quotidiani all’interno del Colosseo, mentre dai registri delle vendite online risulterebbero 14.000. Come spiegare questa differenza? La Coopculture aveva promesso di inviare dei file che testimoniavano i numeri in questione, ma secondo l’inviato de Le Iene, questi documenti non sarebbero mai arrivati a destinazione. Nonostante l’ok della direttrice del Parco del Colosseo. Il mistero…continua.

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