È appena partita una nuova iniziativa per diminuire lo spreco alimentare: tramite un’app si spreca meno cibo e si risparmiano soldi ed energia.
Lo spreco del cibo è un problema che attanaglia il mondo ormai da decenni, paradossale in un mondo in cui c’è ancora chi non ha abbastanza cibo per crescere i propri figli. Negli anni sono nate diverse società volte alla lotta contro lo spreco alimentare, una di esse è Waste Watcher International, che di recente ha lanciato una novità per il monitoraggio del cibo buttato in Italia ed in Europa. Si tratta di una semplice app, disponibile dal 31 gennaio 2023 su tutti i dispositivi mobili, dal nome Sprecometro.
L’app serve ha rendere più consapevoli gli utilizzatori sul loro comportamento nei riguardi del cibo: riesce a calcolare quanto cibo viene buttato e quanto questo costa in denaro, acqua consumata ed energia.
Nuova iniziativa contro lo spreco del cibo: come puoi risparmiare subito soldi ed energia
‘IoDonna’ ha intervistato Andrea Segre, coordinatore degli sviluppatori dell’app Sprecometro nonché direttore scientifico della campagna sprecozero: “Da 10 anni la campagna sprecozero.it monitora il comportamento alimentare in Italia e in molti altri Paesi europei. E dà conto annualmente con un report dei dati raccolti”.
Ha continuato: “Il nostro osservatorio cioè misura quanto e in che modo il cibo venga sprecato. Si distingue alimento per alimento. Si valuta che consapevolezza i consumatori abbaino di questo spreco”. L’iniziativa collabora con il Dipartimento di scienza e tecnologia dell’Università di Bologna e ha fornito dei dati importantissimi alla ricerca.
Il funzionamento dell’app è abbastanza semplice e intuitivo: gli utenti che la installano si troveranno davanti un questionario che indaga sulle abitudini di acquisto e di conservazione degli alimenti, facendo poi una stima di quanto cibo finisca nella pattumiera.
La feature rivoluzionaria è quella di mostrare all’utente quanto vale realmente il cibo sprecato: l’app fa vedere a quanto denaro corrisponde il cibo finito nella spazzatura, quanti chilometri si possano percorrere in auto con quella cifra.
Sono queste piccole accortezze che vogliono rendere più consapevoli gli utenti del valore del cibo e del perché questo non deve essere sprecato con leggerezza. Purtroppo però non sono ancora stati ottenuti i risultati sperati: “Per dieci anni abbiamo registrato variazioni tutto sommato poco significative dello spreco alimentare”, ha spiegato Segre, “Ci si attesta su circa 500 grammi di alimenti buttati a settimana per individuo, che fanno in media circa 14 miliardi di euro. all’anno, solo in Italia”.