Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida chiede una discesa straordinaria sul treno Frecciarossa: scoppia la polemica.
“Mi dichiaro colpevole”, ha dichiarato il ministro Francesco Lollobrigida in un’intervista a Libero. “Sono colpevole di essere vicino al presidente del Consiglio, da decenni prima che lo diventasse”.
Ma cosa è successo? Un Frecciarossa Torino-Salerno era in ritardo di 111 minuti, quindi il ministro dell’Agricoltura ha usufruito di una fermata ad hoc alla stazione di Ciampino. Insieme con lui sarebbero scesi anche altri passeggeri. Lollobrigida doveva scendere a Napoli Afragola per poi recarsi all’inaugurazione del nuovo parco urbano di Caivano.
In una nota, il ministro ha spiegato che “il treno si è fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato”.
“Nessuna conseguenza per Trenitalia”
La fermata straordinaria “non ha comportato alcun disservizio aggiuntivo o costi di nessun genere, neppure alcun rischio o ulteriore ritardo per nessuno. Si è trattata di una fermata straordinaria che, al ricorrere di casi straordinari, Trenitalia realizza abitualmente e che è stata annunciata a fruibile per tutti i passeggeri”.
La spiegazione non è affatto bastata alle opposizioni che hanno richiesto un’informativa urgente del governo sulla vicenda, diventata il caso Frecciarossa.
“Non è la prima volta” che le opposizioni chiedono le dimissioni di Lollobrigida. “Le chiedono per tutto tranne che per il mio lavoro”, aggiunge il ministro nell’intervista a Libero. “Io faccio il ministro dell’Agricoltura. In un anno sono stato attaccato sulla sostituzione etnica, sulla mia vita privata, sulla mia carriera, ma io sono diventato prima militante della destra giovanile, poi cognato di Giorgia Meloni, quindi parente del premier e suo ministro; faccio politica da trentasette anni, perché ci credo e non per ambizione. Tutto è nato da questo”.
Lollobrigida a Libero: “Ho chiesto di scendere come consente il contratto di viaggio”
Anche a Libero, Lollobrigida spiega cosa è accaduto sul treno Frecciarossa: “Il treno si è fermato diverse volte e a lungo; anzi, continuava a fermarsi di suo. Io ho chiesto, al pari di altri viaggiatori, di poter esercitare ciò che qualsiasi utente può chiedere ai sensi di quanto consentito dal contratto di viaggio: la possibilità di scendere, e quando è stato possibile l’ho fatto, con tutti gli altri passeggeri che hanno voluto cogliere la possibilità”.
Ma è stato il ministro dell’Agricoltura a far aprire le porte del treno? “Le porte si sono aperte solo quando era consentito, cioè a Ciampino. La fermata straordinaria è consentita dal regolamento delle Ferrovie. Ho chiesto di scendere alla prima fermata utile spiegando al capo del treno le ragioni”, ha detto Lollobrigida a Libero.
“Dovevo rappresentare lo Stato a Caivano, dove lo Stato è stato a lungo assente”
“Non ci sono state violazioni di legge e Ferrovie si è determinata senza alcuna pressione che andasse oltre la richiesta da cittadino che voleva fare il suo lavoro”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di andare a Caivano in occasione della Giornata dell’Albero: “Ero chiamato a Caivano per piantare l’albero di Falcone in una piazza riqualificata che fino a pochi mesi fa era in un luogo di spaccio. Dovevo rappresentare lo Stato in un luogo in cui lo Stato è rimasto assente troppo a lungo. Che figura ci avrebbero fatto le istituzioni se non mi fossi presentato? Sarebbe stata un’ulteriore latitanza, con tanto di bambini, banda e carabinieri a testimoniarla”.