E’ stato organizzato un flash mob davanti a Piazza Montecitorio. L’associazione “Meglio Legale” chiede la coltivazione domestica della Cannabis
“Ce l’avete più con questo seme di cannabis che con le Mafie”. Su uno dei cartelli esposti davanti all’entrata di Piazza Montecitorio, c’è la spiegazione del flash mob organizzato dall’associazione Meglio Legale. Una manifestazione, nominata “Io coltivo”, studiato per il lancio di una Proposta di Legge d’iniziativa popolare dedicata alla coltivazione domestica della cannabis, proprio come sta avvenendo in questi giorni in Germania.
La manifestazione ha l’obiettivo di raccogliere almeno 50.000 firme, così come previsto dalla legge, e si è svolta nonostante la Questura di Roma abbia notificato alla promotrice Antonella Soldo un esplicito divieto, che gli organizzatori hanno definito “Incomprensibile”. La partecipazione ad una manifestazione vietata, potrebbe infatti rientrare nell’articolo 650 del codice penale e nell’articolo 18 del TULPS (con pena il carcere fino a 6 mesi o un’ammenda fino a 413 euro).
“Questa è una proposta di legge di iniziativa popolare – dichiara Antonella Soldo – promossa dall’Associazione Coscione e una serie di trenta, tra reti e partiti come + Europa e i Comunisti: una grande rete di cittadini, per fare giustizia su un tema dove si è solo fatta propaganda fino ad oggi. La cannabis in questo Paese è la sostanza più criminalizzata. Non si vanno a colpire i narcotrafficanti, ma solo i consumatori: persone che vogliono semplicemente farne un uso occasionale, come ad esempio di fa del vino. Ed è per questo che vengono puniti: 186.000 fascicoli nei tribunali, per uno sforzo enorme che non ha scalfito minimamente il mercato illegale”.
Presente alla manifestazione anche Riccardo Magi, segretario di + Europa: “Quello che non capiamo è il motivo per cui, in questa piazza, dove ci sono manifestazioni quotidiane, non era stata autorizzata una manifestazione di questo tipo. E’ inspiegabile: c’è un attività preventiva di divieto volta a contrastare la finalità di questa iniziativa. Che è anche volta alle forze dell’ordine, che noi rispettiamo moltissimo. Le riforme anti proibizioniste servono a ridare efficacia al contrasto alla legalità. Non ad impiegare milioni di euro di risoorse e tante forze umane ridotte alla frustrazione, che si trovano a contrastare un mercato dilagante. La legge Fini-Giovanardi, a 30 anni da quando fu emanata, ha dato risultati disastrosi. Ora, con un governo proibizionista, è necessario non mollare. Nel mondo si sta andando in un’altra dimensione: Negli Usa, in Canada ed in Germania”.
Marco Cappato, dell’Associazione Luca Coscioni, ribadisce: “Sosteniamo questa iniziativa perchè vorremmo dare una mano anche a Giorgia Meloni e al suo governo, perchè non insistano con questo tragico errore del proibizionismo; che fa aumentare il numero di persone detenute, uccide e ingrassa le mafie e che rende il nostro Stato meno sicuro. Non abbiamo l’illusione di essere immediatamente ascoltati, ma abbiamo la tenacia e la durata per portare avanti questa iniziativa che non è solo una raccolta firme, ma è anche una vera e propria ribellione nella società, contro politiche che distruggono le libertà individuali.
La legge approvata in Germania sulla coltivazione della Cannabis
Gli organizzatori del flash mob si augurano che in Italia venga approvato un disegno di legge simile a quello realizzato in Germania, che concede agli adulti di possedere fino a 25 grammi di cannabis, e di coltivare un massimo di 3 piante alla volta. La legge consente anche di acquistare inflorescenze o derivati da dei cannabis club sul modello spagnolo, quindi con accesso limitato alle persone maggiorenni socie del club, con un limite di 30 grammi al mese per i giovani adulti e di 50 per gli adulti. La Germania è l’ultimo Paese ad aver approvato una legge di questo tipo, che prova a contrastare il mercato nero e i vantaggi per la criminalità organizzata: la legge è stata infatti già votata in gran parte degli Stati Uniti, nel Canada, in Uruguay, nei Paesi Bassi, in Portogallo, ed in Spagna.