La calvizie è un problema che colpisce tipicamente l’uomo, questa condizione ha una spiegazione valida e anche interessante.
La perdita dei capelli ha varie condizioni scatenanti quindi non per tutti la causa è la medesima ma, sicuramente, è possibile attestare una condizione piuttosto diffusa tra gli uomini in età adulta, rispetto alle donne.
Questo perché l’alopecia androgenetica è proprio legata al testosterone, l’ormone maschile che determina una molteplicità di fattori tipicamente attribuiti al sesso maschile. Eppure proprio il sintomo forse più evidente e la connotazione di “maschile” è quello che poi genera la calvizie.
Perché cadono i capelli agli uomini e non alle donne
Negli anni 40 gli studiosi determinarono come soggetti castrati in età molto giovane, a causa di disturbi mentali, non diventavano calve nel tempo. Questo era dato dall’influsso del testosterone che, in questo caso, non aveva il tempo di maturare e poi calare. Dal tempo ovviamente sono stati condotti tantissimi studi più precisi e completi e oggi si conoscono dettagli fondamentali.
Un enzima che converte il testosterone in DHT influisce non solo sulla muscolatura e sui meccanismi ma è direttamente legato anche ai capelli. Più cala, più questi si atrofizzano e quindi la chioma viene compromessa. Tutto dipende anche da una predisposizione genetica, quindi non solo da un fattore ormonale, c’è chi è più sensibile e chi meno a questi cambiamenti e per questo in soggetti adulti maschi la perdita di capelli può iniziare in età molto giovane oppure tarda.
Ci sono stati tanti studi nel tempo anche per comprendere come fermare questo fenomeno, alcuni anche italiani, farmaci per rallentare ma complessivamente oltre i trapianti che sono più efficaci per il resto si tratta di palliativi. Gli studi però hanno attestato come, laddove si inizi presto a intervenire quindi prima che si diradino tutti i capelli, è possibile avere un buon risultato finale. Bisogna essere costanti nel tempo e soprattutto intervenire subito, non rimandare.
Queste condizioni spiegano anche perché di fatto le donne sono meno esposte al problema. Non si verifica questo calo di testosterone e soprattutto non ci sono predisposizioni genetiche che portano alla caduta precoce dei capelli. Non vuol dire che le donne non ne possano essere colpite, il problema è anche femminile ma legato in questo caso in misura molto inferiore a questioni ormonali, alla menopausa, alla genetica, a patologie e quindi si manifesta come eccezione.
Negli uomini invece la probabilità che i capelli ad una certa età inizino a cadere è molto alta e talvolta l’eccezione è data proprio da chi non li perde nel tempo ma è un fenomeno normale.