Il bonus scooter è ancora attivo, questo vuol dire che è possibile farne richiesta secondo le modalità prestabilite entro la scadenza fissata.
Fa parte del pacchetto incentivi disposto dal Ministero per lo sviluppo economico con un finanziamento complessivo di 35 milioni di euro per rendere le città a zero emissioni. Una dotazione importante che si aggiunge al pacchetto degli incentivi auto già disposti.
Il tutto chiaramente per ridurre l’inquinamento e quindi sostenere economicamente quanti vogliono un nuovo dispositivo aderendo all’offerta disponibile in sostituzione di un motore tradizionale. Gli incentivi sono fissati per il 2023 ma probabilmente saranno ulteriormente prorogati per il 2024.
Bonus scooter: come richiederlo
Per l’acquisto di una moto, scooter o veicolo che rientra nella medesima categoria è previsto un contributo del 30% sulla spesa totale e comunque entro i 3 mila euro. In precedenza il bonus era di 4 mila euro, quindi è stato ridotto, ma questa soglia vale comunque ancora oggi quando si va a rottamare un altro prodotto che sia ovviamente di classe vecchia. L’obiettivo è incentivare il passaggio ai modelli meno inquinanti quindi l’agevolazione vale solo per questo tipo di prodotto. Per beneficiare del bonus è necessario quindi andare a rottamare una classe tra Euro 0 ed Euro 3.
In generale, secondo la tabella, è possibile ottenere per un elettrico fino a 3 mila euro e fino a 4 mila con rottamazione, lo stesso per l’ibrido. Cambia solo per il termico dove c’è sconto obbligatorio con rottamazione e bonus di 2.500 euro. Questo è ancora attivo quindi si può richiedere fino alla fine del 2023, solo per privati cittadini che ovviamente ne faranno uso per acquistare un modello nuovo. Per poter avere tutte le informazioni c’è un sito dedicato del Governo. Ovviamente il tutto compatibilmente con la disponibilità dei fondi che viene aggiornata di volta in volta ma che potrebbe subire delle modifiche in corso d’opera.
Online è disponibile una piattaforma apposita dove è possibile prenotare l’incentivo da spendere successivamente prezzo un negozio abilitato. Questa può essere fatta comodamente online, semplicemente inserendo i dati richiesti ovvero: dichiarazione sostitutiva dello stato di famiglia, consenso informato, dichiarazione per acquisto veicoli. Si legge nelle specifiche che il contributo è rivolto a coloro che acquistano un modello elettrico nuovo di fabbrica L1e – L7e, quindi tutte le sette differenti categorie che rientrano in queste tipologie.
Oltre a questo incentivo economico ce ne sono altri fissati direttamente dai venditori che si vanno a cumulare al beneficio del Governo e sono quindi di tipo differente. È da notare che la piattaforma viene aggiornata progressivamente, per il primo turno gli importi finirono il 10 gennaio quindi è chiaro che c’è molta richiesta e bisogna essere veloci.