La terribile testimonianza di un uomo, presente giovedì alle Terme: “Bastava una griglia e si sarebbe evitata una tragedia. Non dimenticherò mai quelle immagini”
La Procura di Tivoli ha deciso di aprire un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti in merito alla morte del piccolo Stephan, il bimbo di otto anni annegato durante lo svuotamento di una delle vasche delle Terme di Cretone a Palombara Sabina. La struttura, al momento, è stata sequestrata per permettere alle autorità di effettuare tutti i rilievi utili.
La famiglia del piccolo, originaria russa e residente da anni a Castel Madama, paese ad una decina di chilometri da Tivoli, non si da pace e chiede che venga fatta chiarezza su quello che è successo intorno alle 18.30 di giovedì sera, quando il bimbo è stato risucchiato dallo scarico di una delle tre piscine. Da valutare la presenza, o meno, delle grate di sicurezza. Secondo una prima analisi, sembrerebbe che non fossero presenti.
Gli inquirenti, insieme al personale delle Asl, hanno effettuato un ulteriore sopralluogo. I carabinieri della stazione di Palombara Sabina hanno anche acquisito i video delle telecamere interne, e invieranno alla procura di Tivoli un’ulteriore informativa. E’ stata disposta l’autopsia sul corpo del piccolo Stephan.
Il racconto di un uomo: “Mi sono gettato per provare a salvarlo. La scena più brutta della mia vita”
Numerose intanto le testimonianze dei terribili attimi che hanno preceduto la morte del piccolo Stephan. “Ero li oggi pomeriggio e prima della chiusura si sentivano urla e grida”, ha scritto un utente su Facebook, presente giovedì alle Terme di Cretone. “Sono andato di corsa verso la piscina dove si mettono le famiglie con i bambini. Avevano iniziato lo svuotamento, e c’erano5 ragazzi che si immergevano per tirare fuori un bambino di 8 anni che era rimasto incastrato nello scarico della piscina. Mi sono buttato in acqua e siamo stati un’ora cercando di farlo uscire”.
L’uomo racconta anche i terribili attimi vissuti dal padre del piccolo Stephan. “Il padre poverino è dovuto uscire perché non ce la faceva più. Stava sul bordo piscina con la moglie piangendo e strillando.. noi abbiamo continuato ad immergerci per farlo uscire, avevamo le braccia e le mani tagliate dal bordo dello scarico. Abbiamo fatto tutto il possibile fino alla fine. Quando sono arrivati i soccorsi e anno sfondato il muro da dietro.. la scena più brutta della mia vita, è stato un incubo..” Sulle condizioni di sicurezza della piscina. “Mi chiedo come si fa a non tenere una struttura del genere in sicurezza. Il tubo era almeno di 35 40 cm di diametro e con la pressione dell’acqua è una trappola. Bastava una griglia di acciaio e si poteva evitare una tragedia come questa.” Infine, l’ultimo saluto al bimbo morto: “Ho il cuore a pezzi, pensavamo di potercela fare. Riposa in pace piccolo Angelo, che li cielo ti sia lieve e che Dio protegga la tua famiglia.”
Il cordoglio di Castel Madama e di Palombara Sabina
Sgomento e dolore nel comune di Castel Madama. La famiglia di Stephan era molto conosciuta in zona. Il sindaco Michele Nonni, si è stretto intorno alla famiglia. “Il paese si è svegliato con il cuore spezzato dal dolore – si legge in una nota – Un pensiero particolare dell’amministrazione comunale va ai familiari, all’assessore Angelo Moreschini e alla moglie Daria, ai quali estendiamo il cordoglio di un paese profondamente commosso“, ha scritto il sindaco, che poi ha aggiunto: “Insieme al Sindaco di Palombara Sabina Alessandro Palombi, abbiamo condiviso la scelta di proclamare il lutto cittadino non appena conclusa l’attività dell’autorità giudiziaria, ritenendo di raccogliere il sentimento dell’intera cittadinanza che vuole stringersi forte attorno al Stephan e ai suoi familiari”.