Tante persone decidono di affidare i propri cari ad una badante.: ecco tutti i bonus e gli aiuti per sostenere questa spesa.
Gli anziani sono le colonne portanti della nostra società: con il loro amore e la loro saggezza, sanno consigliare e donare affetto a figli e nipoti. Per prendersi cura di loro con le stesse attenzioni e amore tante famiglie decidono di richiedere l’aiuto di una badante.
Spesso questa spesa diventa piuttosto importante. Ecco allora che vengono in soccorso gli aiuti e i bonus del Governo per sostenere i costi per una badante.
Tutti i bonus per sostenere le spese per la badante
Quando si rende necessario l’aiuto di una badante per accudire i propri parenti, le famiglie possono contare su dei bonus ad hoc per coprire le spese sostenute per assumere una di queste collaboratrici preziose.
Uno di questi bonus è quello concesso da Cas.Sa. Colf alla persona che ne ha bisogno. È previsto infatti un rimborso parziale delle spese sostenute per il pagamento dei contributi previdenziali e della retribuzione della badante e dei lavoratori domestici alle proprie dipendenze. Il massimo rimborso ottenibile è di 300 euro al mese per 12 mesi.
Fra i requisiti per ottenere questo bonus c’è la condizione di non autosufficienza dell’assistito, cioè non deve essere in grado di svolgere anche le più semplici attività quotidiane (lavarsi, vestirsi, andare al bagno, mangiare). Tramite un questionario di valutazione, ad ognuna di queste attività verrà assegnato un punteggio e solo se si raggiungeranno almeno 40 punti (che equivalgono alla gravità) si potrà ottenere il bonus, che vale una tantum.
Per richiedere l’agevolazione per le spese sostenute per la badante, bisogna inviare richiesta a Cas.Sa. Colf allegando il questionario di valutazione dello svolgimento delle varie attività compilato dal medico curante. Se la richiesta viene accettata, si potrà ottenere il contributo sin dal mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda. Un altro aiuto per sostenere le famiglie che pagano la badante è l’assegno di accompagnamento, erogato dall’INPS e di cui possono usufruire gli invalidi civili per i quali sia stata accertata la riduzione totale della capacità lavorativa.
Per poterlo ottenere bisogna:
- Essere non autosufficienti
- Avere cittadinanza italiana e residenza stabile e abituale sul territorio nazionale
A chi lo ottiene spettano mensilmente 527,16 euro netti per 12 mesi. Si perde il beneficio nel caso in cui la persona venga ricoverata (dato che le cure diventerebbero a carico dello Stato). Si può richiedere l’assegno di accompagnamento per via telematica all’INPS, allegando l’accertamento sanitario della minorazione. Per i costi per la badante spettano anche detrazioni e deduzioni.
Nel primo caso è possibile ottenere una detrazione del 19% per le spese sostenute per il versamento dei contributi previdenziali versati per la badante. Il massimo di spesa su cui viene calcolata la detrazione è pari a 2.100 euro e si può ottenere un massimo di 399 euro in dichiarazione dei redditi. Per poter ottenere la detrazione è necessario però che chi richiede il beneficio abbia un reddito non superiore a 40.000 euro e che l’assistito non sia autosufficiente.
Infine spetta la deduzione dei contributi, riducendo di fatto la base imponibile su cui si calcolano le imposte. Il massimo importo che si può portare in deduzione è di 1.549,37 euro all’anno.