Una nuova indicazione che potrebbe tornare utile a non pochi cittadini: tutti i requisiti da prendere in considerazione.
Il tema pensioni è sempre più che mai attuale nel nostro Paese. Negli ultimi anni quasi ogni Governo ha provato a mettere mano a una riforma pensionistica capace di portare una sorta di equilibrio tra le varie componenti del contesto specifico. Le difficoltà dei cittadini nel vivere con certi importi e i dubbi incessanti circa il futuro dei giovani in termini sempre pensionistici, allarmano non poco la popolazione. Le continue modifiche ai regolamenti, poi, spesso non fanno altro che rendere ancora più incomprensibile l’intera situazione.
A questo punto l’attenzione di milioni di cittadini è tutta rivolta verso quella che spesso viene definita come la classica pensione di vecchiaia. I requisiti, le modalità di accesso alle varie misure e le tempistiche sono spesso al centro del dibattito in quanto elementi determinanti della varie riflessioni degli esecutivi succedutisi nel corso degli ultimi anni. Una delle varianti alla classica pensione di anzianità però riguarda un provvedimento del 2011 siglato dal Governo Monti.
In pensione con 5 anni di contributi: le modalità di accesso
Nel caso specifico l’età pensionabile arriverebbe a 71 anni invece dei classici 67 previsti dalla regolamentazione ordinaria, ma possono essere richiesti soltanto 5 anni di versamento dei contributi previdenziali contro i 20 della precedente versione. In questo caso il calcolo viene configurato esclusivamente con parametri contributivi. Di fatto, la misura in questione può rappresentare per molti cittadini l’unica possibilità prevista di pensionamento.
Nel caso in cui si acceda all’opzione che prevede i soli 5 anni di contributi, il riferimento è a un periodo di versamenti effettivi, quindi non figurativi. Il tutto può avvenire anche attraverso il classico calcolo considerato di cumulo, anche se il riferimento non è a quello ordinario dell’ex art. 1, c. 239 e seguenti L. 228/2012, ma al cumulo considerato contributivo dell’art. 1 D.Lgs. 184/1997. L’accesso a tale provvedimento è riservato a coloro i quali hanno accumulato contributi previdenziali dal 1996 in poi.
Si tratta insomma di una situazione sulla quale bisogna ragionare non poco, nel caso in cui si abbiano tutti i requisiti necessari per poter accedere a tale misura. Sicuramente è un momento più che mai critico per quanti a questo punto intravedono la possibilità di andare in pensione con qualsiasi modalità di accesso prevista dall’ordinamento. Modifiche e valutazioni continue in quanto ai requisiti da possedere non aiutano però milioni di cittadini che a questo punto potrebbero immaginare una diversa condizione di vita.