Un 38enne è stato ucciso in pieno giorno dopo un agguato. Gli inquirenti pensavano ad un regolamento di conti, ma la verità potrebbe essere un’altra
Ancora un agguato, l’ennesimo, a Tor Bella Monaca. Dopo l’aggressione a Don Antonio Coluccia, quella a Maricetta Tirrito, la volontaria che stava aiutando a ripulire il quartiere e quella a Claudio Milletti, pestato a sangue e ridotto in fin di vita la notte tra domenica e lunedì, stavolta c’è scappato il morto. Un agguato in piena regola. Un uomo di 38 anni, Daniele Di Giacomo, è stato freddato in via Paolo Ferdinando Quaglia. Gestiva un autonoleggio al Casilino.
Si trovava all’interno di un Suv, con la sua fidanzata, quando intorno alle ore 17.30, uno scooter si è affiancato all’autovettura. Un sicario ha sparato quattro colpi di pistola, che hanno ucciso Di Giacomo e ferito la donna che era al suo fianco. Freddato in pieno giorno e davanti agli occhi dei cittadini del quartiere. Ormai abituati a scene di questo tipo. Tor Bella Monaca continua ad essere al centro del teatro criminale romano.
L’agguato che è costata la vita a Di Giacomo è solo l’ultima di una lunga serie di fatti di cronaca che hanno sconvolto la zona. “Ho sentito sei colpi e ho visto un uomo che fuggiva, aveva la barba. Prima aveva proprio cercato quell’auto, e anche la donna è stata colpita e gambizzata”, ha raccontato un testimone. Un uomo che si trovava in quei minuti in strada con i figli. “Sono stati attimi di panico veramente, la gente urlava e io ho pensato a proteggere i miei bambini”, aggiunge. A bordo della vettura anche la compagna della vittima che è rimasta ferita ad un ginocchio: E’ stata subito trasportata dal personale del 118 al policlinico di Tor Vergata.
Ad indagare sulla vicenda è la Squadra Mobile, che con la Scientifica ha effettuato i primi rilievi ed ha trovato dei fori di proiettile sullo sportello lato guida della macchina della vittima. La pista privilegiata sembrava essere quella del regolamento di conti tra bande rivali, ma in serata lo scenario è cambiato. L’omicidio arriva a distanza di 24 ore da un agguato ad un uomo di 32 anni, gambizzato a Ponte di Nona. La vittima è stata raggiunta da un proiettile sparato da una pistola al polpaccio mentre si trovava in via Alberto Luthuli. E’ stato subito trasportato dal 118 al Policlinico Casilino. Le indagini sono affidate agli agenti del commissariato Casilino e i colleghi delle Volanti.
Agguato mortale a Tor Bella Monaca: il movente sarebbe sentimentale
In serata gli investigatori della squadra mobile della Questura di Roma, hanno fermato il presunto killer, che oggi pomeriggio ha sparato e ucciso il 38enne Daniele Di Giacomo in via Paolo Ferdinando Quaglia a Tor Bella Monaca. Il movente del delitto, secondo chi indaga, sarebbe sentimentale. Il quartiere continua ad essere al centro della violenza e delle polemiche. Nonostante l’aggressione a Maricetta Tirrito coordinatrice di “Laboratorio Una Donna”, l’iniziativa di pulire le aree dei pusher, fatta con Ama, e con il minisindaco Nicola Franco, diventerà strutturale: si chiamerà ‘Le carovane della sicurezza’ e servirà per ripristinare decoro e legalità.
Fratelli d’Italia: “Una grave emergenza di sicurezza”
“L’agguato di oggi pomeriggio a Tor Bella Monaca, che è costato la vita a un uomo e il ferimento della compagna, conferma ancora una volta la grave emergenza sicurezza, lo stato di degrado e la diffusione della violenza nel quale versa questo quadrante romano. Chiederò al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi un intervento speciale per la città di Roma, ne ho già parlato con don Antonio Coluccia, impegnato in prima linea sul territorio, che mi ha ribadito l’urgenza del rafforzamento dei sistemi di repressione”. Così in una nota il viceministro al Lavoro e alle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci (FdI), che ha incontrato don Coluccia a Tor Bella Monaca.
Il Mini sindaco: “Cosa deve accadere per capire che Tor Bella Monaca è diversa dal resto di Roma?”
“L’omicidio di questa sera a Tor Bella Monaca, in via Quaglia, al termine dell’ennesima sparatoria, è l’ultima goccia che fa traboccare un vaso ormai colmo”. Inizia così, una nota del presidente del Municipio Roma VI delle Torri, Nicola Franco. “È soltanto di questa mattina la scena di una donna che si è chiusa con un coltello all’interno degli uffici della Asl Roma 2 di Torrenova, seminando il panico tra utenti e personale e che soltanto grazie al mio personale intervento ha deciso di desistere e consegnare l’arma – aggiunge – Pochi giorni fa, l’episodio dell’aggressione ai danni di don Coluccia, durante la passeggiata della legalità in via dell’Archeologia, e di Maricetta, durante un intervento di pulizia da parte delle associazioni di volontariato. Cos’altro deve accadere per far capire a chi di dovere che il territorio di Tor Bella Monaca è diverso dal resto di Roma? Rivendico con forza il pensiero che Tor Bella Monaca vada trattata diversamente dagli altri quartieri della Capitale – prosegue Franco – Lo vado dicendo da mesi, fin dalla fiaccolata di gennaio per la legalità, organizzata a sostegno dell’Arma per dimostrare solidarietà dopo che due carabinieri erano stato aggrediti in via Santa Rita da Cascia. L’amministrazione fa tutti gli sforzi possibili e immaginabili per dare sicurezza e decoro alla porzione di città che è chiamata ad amministrare. Ma sono sforzi inutili se poi siamo lasciati soli alla mercè della criminalità. Spero sia chiaro una volta per tutte: a Tor Bella Monaca abbiamo bisogno di maggiori risorse e attenzione”.