Un trentenne ha ucciso la nonna a martellate. Poco prima aveva tentato di fare lo stesso con il patrigno. Poi è fuggito: era convinto di aver studiato un piano perfetto, ma non si è accorto di aver commesso un errore banale. Che ha portato la polizia ad arrestarlo
Si è macchiato di un delitto terribile, ma era convinto di farla franca e non si è preoccupato di far eliminare le sue tracce: ha ucciso la nonna, colpendola più volte e con rabbia con un martello. L’ha uccisa all’interno dell’abitazione in cui la famiglia viveva: ad Acilia, nella zona sud, in via Giuseppe Molteni, frazione Madonnetta. Poi ha cercato di fuggire. Ma ha commesso un errore banale, che ha portato le forze dell’ordine ad arrestarlo.

A finire in manette è stato un uomo di trenta anni, Lorenzo Vitali. Nella tarda mattinata di ieri, sabato sei dicembre, ha ucciso la nonna Gabriella Armari. Si è scagliato sull’ottantenne con un’aggressività mai vista, colpendola ripetutamente con un martello, che l’anziana teneva nella sua abitazione. Poco prima era stato protagonista di un’altra brutale aggressione familiare.
La ricostruzione degli eventi è agghiacciante. Il trentenne si sarebbe scagliato sul compagno della madre e sulla nonna, colpendoli con forza mentre dormivano. Ha attaccato prima Flavio, il suo padrigno, colpendolo in testa, ma l’uomo è riuscito a fuggire. E’ uscito di casa in pigiama, scalzo ed è corso a chiedere aiuto nel bar vicino casa. Un testimone che lo ha soccorso ha raccontato che “perdeva sangue dalla testa”. E’ stato trasportato all’ospedale Grassi in codice giallo e non è in pericolo di vita. Ha riportato diversi traumi ed è stato sottoposto ad una tac che fortunatamente ha dato esito negativo. E’ monitorato dai medici dell’ospedale.
Prova a fuggire, ma dimentica di disattivare il gps del telefono: la polizia lo trova subito e lo arresta
Diverso invece il destino della nonna: l’anziana è stata colpita più volte alla testa, ha perso sangue ed è morta nel giro di pochi minuti. Quando una volante della polizia (chiamata dai testimoni presenti nel Bar) ha fatto irruzione nell’abitazione, ha trovato l’ottantenne stesa nel letto e in una pozza di sangue. L’aggressore era scappato, ed ha tentato di far perdere le sue tracce. Ma non si è premurato di disattivare il suo telefono cellulare.

Gli agenti in pochi secondi hanno tracciato il gps del suo telefono e hanno studiato tutti i suoi movimenti. Hanno capito che era fuggito su un treno della Roma Lido e che si era fermato alla stazione Garbatella. Si aggirava intorno a Viale Giustiniano Imperatore ed era in attesa di prendere un altro trenino, quando le forze dell’ordine lo hanno fermato ed arrestato. Vitali non ha detto una sola parola agli agenti. Non ha spiegato i motivi che lo hanno portato ad uccidere la nonna e ad aggredire il compagno della madre. Al momento l’omicidio dell’anziana e il tentato omicidio del patrigno, restano a tutti gli effetti un mistero.