Teatro Lo Spazio, “World Builders” dal 1° dicembre

Whitney e Max sono due giovani ragazzi e soffrono di disturbo schizoide di personalità. Vivono nel profondo delle loro realtà immaginate: una espansiva e fantasiosa, l’altra oscura e brutale. Per liberarsi da queste visioni e diventare membri funzionali della società, si imbarcano in una sperimentazione clinica di farmaci che potrebbe cancellare questi mondi per sempre. Ma sono davvero in grado di lasciarsi alle spalle le loro fantasie? In un’epoca medicata in cui la nostra immaginazione è colonizzata dai mass media, come facciamo a sapere quando la felicità è reale? Quando le pillole iniziano a funzionare, si innamorano. Ma amare una persona funziona davvero distruggendo due mondi interi?

Portare in scena World Builders di Johanna Adams significa innanzitutto condividere con il pubblico italiano un testo teatrale molto intenso e ingiustificatamente poco conosciuto, che ha calcato le scene newyorkesi con un grande successo di pubblico e critica. Max e Whitney, i protagonisti di questo viaggio di formazione, o più appropriatamente di omologazione, sono lo specchio di come tendiamo ad affrontare la diversità oggi, dimenticandone la portata di gioia e di energia vitale. Ho scelto di rappresentare questa commedia per mostrare quanto di poetico e magico ci sia nella visione “altra”, sposando appieno le parole con cui la critica l’ha accolta: questo lavoro mette in seria discussione tutto ciò che presumiamo di sapere sulla malattia mentale e la sua supposta anormalità, permettendoci di sperimentare una visione più ampia che abbraccia gamme cromatiche ed emotive inaspettate.

La nostra cultura considera la malattia mentale una cosa inequivocabilmente negativa. Un disturbo che dovrebbe essere debellato. Ciò ignora il fatto che la maggior parte dei nostri artisti più famosi lotta con la malattia mentale. Può essere una fonte di grande bellezza, ispirazione e saggezza. Questa commedia esplora la malattia mentale da quell’angolazione. Per celebrare le possibilità e la gioia che a volte si possono trovare nel mezzo della tragedia di una grave malattia mentale. Può essere una benedizione così come una maledizione. Questo gioco si occupa di questo fatto. E cerca di portare il pubblico con alcuni dei doni vividi, meravigliosi e terribili che può darti essere pazzo.

In questo progetto teatrale si esplora il disturbo schizoide di personalità. Le domande in questa commedia sono: “La malattia mentale è davvero così grave?” “A che punto la malattia mentale è produttiva o addirittura superiore alle normali interazioni nel mondo?” “Chi ha il permesso di fare quella chiamata di giudizio?” “Il paziente può dire: ‘Non sto soffrendo. Mi sto godendo la mia malattia mentale’?” A che punto diventa un comportamento ovviamente malsano e folle? C’è una certa validità in quel tipo di argomento. I personaggi stanno esplorando questo concetto. Non si preoccupano delle loro malattie mentali. Imparare a convivere con qualcosa come un disturbo bipolare significa cercare il positivo.

BIOGRAFIE

JOHNNA ADAMS si è laureata al DePaul University Theatre School nel 1995. Ha poi seguito vari corsi con importantissimi scrittori di teatro americani, tra cui Marsha Norman, Steve Diets, Paula Vogel, ecc. Nel 2008-2009 la sua commedia Sans merci vince il premio Reva Shirer ed è finalista al premio Princess Grace. Nel novembre del 2008 una produzione del suo Rattles debutta a Fullerton, in California; lo spettacolo viene segnalato dai critici come il migliore tra i nuovi progetti. Il Flux Theatre Ensemble di New York mette in scena le tre commedie che compongono The Angel Eaters Trilogy. La trilogia viene nominata in sette categorie del premio di Teatro Innovativo di New York, tra cui miglior commedia originale. Jhonna è stata ammessa all’Hunter College’s MFA Playwriting Program dove lavorerà con l’autrice residente Tina Howe. In Italia nel 2022 è stata prodotta la sua commedia IL NODO al teatro Ambra Jovinelli con l’attrice Ambra Angiolini.

RICCARDO D’ALESSANDRO debutta a sedici anni al cinema come attore nel “L’UOMO VOLANTE” di Adelmo Togliani, presentato al Festival di Venezia. In seguito, è nel cast del film “IL RAGAZZO DELLA GIUDECCA” al fianco di Giancarlo Giannini e Franco Nero. Sempre al cinema viene scelto da Massimiliano Bruno per interpretare uno dei giovani protagonisti del film “BEA T A IGNORANZA” con Marco Giallini e Alessandro Gassmann. Prossimamente in uscita nelle sale con l’ultimo film di Toni Fornari e Andrea Maia “RITORNO AL PRESENTE” di cui è uno dei protagonisti. Per la televisione prende parte alle fiction Rai “CHE DIO CI AIUTI 3” con Elena Sofia Ricci, diretto da Francesco Vicario e “NERO A META”̀ con Claudio Amendola, diretto da Marco Pontecorvo. In teatro inizia la sua formazione nel 2006 al Teatro Golden di Roma e va in scena con alcuni spettacoli e musical diretti da Barbara Pieruccetti e Toni Fornari. È protagonista dello spettacolo “FAME” di Saverio Deodato e “IO CHE AMO SOLO TE” di Lucilla Lupaioli e Alessandro Di Marco. Da cinque anni è attore stabile della compagnia Il Cilindro diretta da Pino Cormani con la quale ha partecipato a più di quindici allestimenti calcando prestigiosi palchi come il Brancaccio di Roma, L’Alfieri di Torino e il Filodrammatici di Milano. È regista di vari cortometraggi cinematografici e videoclip musicali e ha diretto dieci opere teatrali.

ANDREA LINTOZZI nel 2016 è tra i protagonisti della serie televisiva Rai “È ARRIVATA LA FELICITA”̀ diretta da Riccardo Milani e Francesco Vicario al fianco, tra gli altri, di Claudio Santamaria, Claudia Pandolfi e Ninetto Davoli e viene riconfermato anche per la seconda e ultima stagione. Nel 2019 viene scelto per la serie Sky “ROMULUS” di Matteo Rovere. Nel 2020 prende parte al film “L A SCUOLA CATTOLICA” di Stefano Mordini presentato alla 78° Mostra Internazionale del cinema di Venezia. Ha appena terminato le riprese della serie tv “BORIS 4” prossimamente in uscita e del film “RITORNO AL PRESENTE”. Per il teatro è protagonista dello spettacolo “IO CHE AMO SOLO TE” di Lucilla Lupaioli e Alessandro Di Marco e di “POLVERE” regia di Giulia Paoletti. Viene diretto dal collega Riccardo D’Alessandro in alcuni spettacoli teatrali, tra cui “LEI”.

SABRINA MARTINA In questo momento impegnata nella fiction Rai “Nero a metà 3”, diretta da Enrico Rosati. Sabrina è nota anche per i suoi ruoli nei film La ragazza nella nebbia (2017), Non uccidere (2015), Nessuno come noi (2018) e Odio l’estate (2020).

A più di quarant’anni dalla Legge “Basaglia”, la 180 del 1978, è ancora aperto il problema
di una corretta informazione per superare la discriminazione sul disagio mentale e favorire l’inclusione delle persone che ne soffrono. Nel nostro Paese una persona su quattro ogni anno ha esperienza di un problema di salute mentale. In un anno i servizi specialistici del Servizio sanitario nazionale assistono più di 850mila persone. Il tema è quindi quanto mai diffuso, riguarda forse ogni famiglia, direttamente o indirettamente ognuno di noi. Conoscerlo è l’unico modo per non lasciarsene intimorire e darsi la forza di includere nella nostra vita la fragilità.

Perché non c’è salute senza salute mentale.

TEATRO LO SPAZIO

Via Locri 42, Roma

informazioni e prenotazioni 339 775 9351 / 06 77204149 – info@teatrolospazio.it

giov – sab h 21:00 – dom h 17.30

prezzo biglietto 15€ -disponibili su www.teatrolospazio.it

Gestione cookie