Michelle Hunziker interviene a gamba tesa sugli attacchi contro la figlia Aurora: non si era mai vista così determinata la conduttrice svizzera.
Michelle Hunziker ha deciso di difendere la figlia Aurora Ramazzotti dall’ennesimo attacco degli haters. La neomamma spesso viene criticata per essere ‘raccomandata’. In tanti sostengono che per lei sarebbe stato troppo semplice lavorare nel mondo dello spettacolo, visto che ha due genitori così famosi.
È un’accusa che le viene fatta da quando era giovanissima e ha iniziato ad affacciarsi al mondo della tv e le viene ripetuta praticamente ogni qual volta ricompare sul piccolo schermo. Così mamma Michelle ha voluto zittire tutti spiegando come stanno davvero le cose.
Michelle Hunziker difende la figlia Aurora dagli attacchi: “Solo giudizi”
Michelle Hunziker, ospite del podcast di Gianluca Gazzolli, ha voluto spiegare cosa ha vissuto la figlia Aurora Ramazzotti da quando era molto piccola. La conduttrice svizzera ha parlato dei diversi attacchi che le sono stati fatti da chi l’accusa di essere ‘raccomandata’.
Così la Hunziker ha chiarito il suo pensiero sui figli d’arte, sottolineando come critiche del genere non vengono mosse a chi decide di fare l’avvocato o il medico per seguire le orme del padre o della madre. Le accuse di raccomandazione arriverebbero solo per chi lavora nel mondo dello spettacolo.
Ha poi chiarito come la figlia sia nata e cresciuta dietro le quinte dei palchi, ascoltando musica e respirando arte, per cui è normale che questo abbia inciso sulla sua persona, facendola diventare chi è oggi. Secondo la Hunziker, avere genitori che lavorano in questo ambiente dovrebbe essere considerato un valore aggiunto, come se geneticamente quella persona fosse predisposta a fare un mestiere del genere.
Questo accade in America ma non in Italia, come spiegato dalla conduttrice, Paese dove tutti giudicano troppo senza conoscere e senza guardare aldilà del proprio naso. In definitiva, la Hunziker ha voluto fare luce sul fatto che la figlia non è raccomandata, anzi ha dovuto faticare di più rispetto a una persona con genitori ‘normali’, perché ha dovuto combattere contro i pregiudizi e ancora oggi continua a farlo.