Nel luogo dove è stata girata una delle scene più famose del “Secondo Tragico Fantozzi”, sorge una frase che ancora oggi strappa un sorriso a tutti i fans del ragioniere più amato dagli italiani
Esistono frasi, slogan, che hanno il potere di aprire la mente ed evocare i ricordi. Alcune battute riescono, in pochi secondi, a far ricordare le immagini vissute in un determinato momento o le scene più belle di un film o di una serie televisiva. Alcuni slogan sono ormai diventati iconici e vengono immediatamente associati ad alcune pellicole. Alzi la mano chi, ascoltando la frase “Domani è un altro giorno”, non pensa immediatamente a “Via col Vento”. O quante volte vi è capitato di dire a qualcuno che vi sta importunando “Io ti spiezzo in due”, immaginandovi traslati nella figura di Ivan Drago al cospetto di Rocky Balboa.
Il cinema italiano ha avuto il potere di creare degli slogan meravigliosi. Praticamente immortali. Gli amanti di Fantozzi, il ragioniere creato da Paolo Villaggio e impersonificato dall’attore genovese (costretto ogni volta a dimenarsi tra capufficio despota, una moglie e una figlia che non spiccavano in bellezza, e amici opportunisti e lecchini), conoscono a memoria le battute più divertenti. Dal pomodorino “a 3000 gradi” che mangiò durante una cena aziendale al “leggero sospetto” (legato al tradimento della moglie col fornaio) che lo colse quando si ritrovò casa piena di filoni e rosette; dal “come è umano lei”, evocato in più momenti e rivolto ai suoi detrattori, all’arcinoto “faccio l’accento svedese”, quando tentò di falsificare la sua voce per evitare di partecipare ad una gara ciclistica.
Ma una delle frasi più note e conosciute di Paolo Villaggio, utilizzata nelle conversazioni tra amici e nei discorsi calcistici, ci riporta alla pellicola “Il secondo tragico Fantozzi“, che proprio in questi giorni festeggia i 47 anni dalla sua uscita. “Scusi, chi ha fatto palo”, urla il ragioniere dopo essersi aggrappato alla finestra di un’abitazione ed aver rotto il vetro con un pugno. In tutta risposta, gli abitanti della casa, colpiscono Fantozzi con un pugno, facendolo cadere a terra. Tutto questo mentre si sentono dalla tv le parole: “Colpito da Mc Kinley”. Queste due frasi sono diventate un murales al centro di Roma. Qualche amante della saga fantozziana, ha infatti deciso di scriverle sotto la finestra alla quale Paolo Villaggio si aggrappò e che si trova in zona Prati. In breve tempo la foto della scritta ha fatto il giro del web, riempiendo i gruppi Facebook dedicati al Ragioniere più amato d’Italia.
Come nasce la frase: “Chi ha fatto palo”
Per i pochi che non conoscono l’origine del famosissimo “Chi ha fatto palo?“, proviamo a ricordare uno dei momenti più divertenti del “Secondo Tragico Fantozzi”. Il “potente Guidobaldo Maria Riccardelli”, capo ufficio del ragioniere e dei suoi colleghi è un grande appassionato di cinema d’essai, e settimanalmente obbliga tutti i dipendenti e le famiglie a recarsi al cineforum aziendale per visionare film noiosi e interminabili. Su tutti la Corazzata Potemkin (della quale Riccardelli possedeva una copia personale). Visioni alle quali tutti sono costretti a partecipare, fingendosi interessati ed esperti. Ma quando Riccardelli costringe tutti a recarsi al cinema, nel giorno in cui l’Italia del calcio sfida l’Inghilterra, succede il caos. Ogni dipendente cerca di portare nella sala un piccolo tv o una radio, che gli permetta di restare aggiornato sull’andamento della gara, che vede la Nazionale partire a spron battuto (“Sono 170 anni che non vedo una partenza così dell’Italia”, urla Nando Martellini nella cronaca diretta).
La corsa in auto e la frase iconica
Fantozzi non è da meno. Durante il tragitto in macchina tra la sua abitazione e il luogo in cui deve essere proiettato il film (cecoslovacco, ma con sottotitoli in tedesco), costringe la figlia ad orientare la radiolina, nel tentativo di ascoltare la cronaca della sfida. Ad un certo punto (con il segnale che va e viene e con Fantozzi che inveisce contro la bambina) il commentatore urla : “Palo”, raccontando di una grande azione da gol. Fantozzi, come tarantolato, scende dalla macchina, si arrampica alla prima finestra, che sfascia con un pugno e chiede: “Scusi, chi ha fatto palo?“. In tutta risposta riceve un pugno, che lo scaraventa a terra. Tutto questo mentre Martellini annuncia: “Colpito da Mc Kinley”.
La scritta in zona Prati
Oggi questa frase è diventata una scritta, che è stata realizzata nel quartiere Prati tra via di Monte Zebio e piazza del Fante. Proprio dove è stata girata la scena più iconica e amata dai fans del Ragioniere Ugo Fantozzi. Dopo la sua abitazione (nel quartiere San Giovanni e sulla salita che porta alla Tangenziale) diventata ormai una sorta di peregrinaggio per migliaia di appassionati che ogni giorno sostano sotto l’abitazione scattando foto o lasciando messaggi, la capitale regala un altro piccolo cimelio a tutti gli amanti del ragioniere più amato dagli italiani. Roma si conferma innamorata del Ragionier Ugo Fantozzi. E delle sue piccole manie e sventure, che lo hanno reso celebre ed immortale.