Per il pubblico di Rai1 la lunga attesa di tre anni è finita, infatti martedì 20 e mercoledì 21 febbraio alle ore 21.25 sono andate in onda le prime due puntate di “È arrivata la felicità 2”, che vede come protagonisti Claudio Santamaria nei panni dell’architetto Orlando Mieli e Claudia Pandolfi in quelli della libraia e ballerina di tango Angelica Camilli.
Dopo il successo della prima stagione andata in onda nel 2015, la serie TV è tornata per emozionare e regalare qualche sorriso agli italiani. “Cerco, guardo, corro, giro in tondo” canta nella sigla Sarah Jane Olog, e in effetti corrono per tutta Roma Orlando e Angelica, ormai conviventi e genitori del piccolo Andrea, oltre di altri quattro figli nati dai precedenti matrimoni, le gemelle Bea e Laura (Giorgia e Greta Berti), Umberto (Andrea Lintozzi Senneca) e Pierluigi detto Pigi (Francesco Mura).
Riconfermato il cast del 2015 con l’aggiunta di Tullio Solenghi, che però non è ancora apparso, e di Primo Reggiani (Luca nella fiction), amante della fotografia e unico fidanzato di sesso maschile di Rita (Federica de Cola), divenuta moglie di Valeria Camilli (Giulia Bevilacqua) nel primo episodio.
Dominante l’umorismo “romanaccio” grazie alla presenza di Sabaudia (Lorenza Indovina), cuoca nel ristorate «Antiqua Roma» che Guido Mieli (Massimo Wertmüller) ha deciso di aprire dopo la separazione dalla moglie francese; il tutto condito da un pizzico di napoletanità portata in campo dalla frizzante recitazione di Simona Tabasco, interprete di Nunzia Esposito, fidanzata di Pietro Mieli (Alessandro Roja) e dipendente dagli infallibili pronostici del mago Mario.
Come tutti gli inizi anche questo è burrascoso, Angelica e Orlando litigano, Umberto e Laura si lasciano a causa delle paure del giovane Mieli, Bea come al solito maltratta il suo fidanzato, che chiama “affettuosamente” Elfo Domestico, e Pietro è ossessionato dal risparmio, “nu poc tirchj” lo definisce la bella Nunzia.
Angelica scopre causalmente di avere un linfoma, ma non si perde d’animo, vuole essere in quel 70% di persone che sconfiggono la malattia; l’aiuteranno l’amore del suo Orlando e il sostegno della famiglia e degli amici.
Essere ammalati non significa essere diversi o rimanere soli; questo il messaggio di Ivan Cotroneo, ideatore della fiction che, con la regia di Riccardo Milano e Francesco Vicario, riesce come al solito a parlare di temi importanti con grande leggerezza e delicatezza.
Per 12 puntate il pubblico rifletterà sulle unioni civili, le coppie omosessuali, il rapporto genitori/figli, la forza nelle difficoltà, ma ci saranno anche risate, sorrisi e soprattutto tanto amore.
Solo 3,2 milioni di spettatori davanti allo schermo per la prima puntata, ma certamente da martedì prossimo gli italiani avranno voglia di rilassarsi e non pensare troppo al lavoro, alla crisi economica e alle elezioni.
Buona visione !!!
Alessandro Gerundino
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