Margot Robbie ha finalmente rotto il silenzio sulla questione nomination agli Oscar, che ha portato il mondo del web a scontrarsi con rabbia
Le polemiche intorno alla mancata candidatura di Margot Robbie e Greta Gerwig agli Oscar del 2024, si sono protratte fino a poche ore fa, quando l’attrice australiana ha finalmente rotto il silenzio stampa, per dire la sua sull’uragano mediatico scaturito da questa diatriba culturale, in grado di spaccare in due il web.
Nonostante siamo certo che la Robbie abbia agito con l’intento di disinnescare la bomba in fase di detonazione, temiamo che le sue parole possano persino acuire i toni del dibattito, a causa di un concetto nascosto tra le righe, che gli utenti sui social e i fan non faticheranno a estrapolare dalle dichiarazioni pubblicate.
Margot Robbie snobba gli Oscar?
Per chi si fosse sintonizzato soltanto ora con il mondo, ecco un rapido recap delle puntate precedenti: l’assenza di Margot Robbie e Greta Gerwig, rispettivamente protagonista e regista del film Barbie, tra le nominate alla vittoria degli Oscar 2024, ha fatto infervorare una massiccia quantità di persone, indignate in particolare per il fatto che, al contrario della collega australiana, Ryan Gosling – co-protagonista di Barbie nel ruolo di Ken – sia stato candidato.
Una polemica piuttosto sterile, soprattutto nel momento in cui ci si trova a paragonare l’indubbia qualità della scrittura del personaggio di Ken, con quella sensibilmente meno ispirata di Barbie. Nonostante ciò, la polemica si è protratta con ferocia e adesso, a svariati giorni dallo spiacevole sviluppo del dibattito pubblico, Margot Robbie si sarebbe finalmente esposta sul tema: “Non ha senso essere tristi quando si è così fortunati. Ovviamente penso che Greta avrebbe dovuto essere nominata come regista, perché ciò che ha fatto è un’esperienza che capita una volta nella vita, ha realizzato qualcosa di unico. Ma è stato un anno incredibile per tutti i film. È accaduto qualcosa di più grande di noi”.
Robbie prosegue: “Tutti i nominati sono persone incredibili, così come la candidatura come Miglior Film. Avevamo intenzione di fare qualcosa che cambiasse la cultura e la influenzasse, che avesse un impatto sulle persone. Ha già fatto tutto questo e anche di più, molto più di quanto avessimo mai sognato. E questa è sul serio la più grande ricompensa che potrebbe derivare da tutto questo”. Insomma… l’attrice di ‘The Wolf of Wall Street’ ha scelto la via della diplomazia, tuttavia, tra le righe, è possibile individuare un velato senso di superiorità nei confronti degli Oscar, come se questi non siano poi così importanti. Difatti Margot conclude: “Le reazioni delle persone al film sono state la ricompensa più grande e soddisfacente di tutta questa esperienza. Che si tratti di vedere cosa scrivono le persone online o anche solo di vedere quanto rosa posso vedere in questa stanza ora…”, un modo piuttosto morbido di ricordare quanto contino le reazioni reali degli spettatori, rispetto ad una statuetta dorata, da sempre profondamente intrisa di sottotesti commerciali e politici.