Ecco i migliori angoli capitolini dove dar lustro alla più british delle tradizioni e alla passione di chi guarda all’Oriente: dove bere dell’ottimo tè a Roma.
Quando alla fine degli anni Settanta, in Inghilterra, esplose la cultura punk, molti giovani con tanto di cresta, chiodo di pelle e borchie non rinunciarono ad alternare alla contestatrice birra la più delle tradizionale delle bevande. La tazza di tè delle cinque pomeridiane, accompagnata da adeguati biscottini, così come l’offerta di una tazza per motivi di convivialità e cortesia è culturalmente pari all’italico invito di prendere in compagnia una tazzina di caffè.
Oltre ad una certa passione od hobby per le foglioline di tè infuse, negli ultimi decenni questa bevanda si è affermata come una validissima alternativa al caffè, precisamente per ragioni di salute: grazie al minore impatto della teina rispetto agli effetti della caffeina sull’organismo. Bere una tazza di tè equivale al fumo di un sigaro: sviluppa la lentezza del gesto, a beneficio del soddisfacimento e del gusto.
Anche l’aumento di estimatori della cultura orientale, praticanti di filosofie orientali, ha contribuito ad accrescere la comunità del tè, ritrovando una forma di contiguità della pratica meditativa nella stessa preparazione: un vero e proprio rituale tramandato dal Buddhismo Zen.
La tradizione inglese del tè, dove viverla a Roma
Come è noto, a veicolare storicamente, a livello europeo, la diffusione del tè è stato il Regno Unito, per ragioni legate fondamentalmente al colonialismo, in quelle terre dove le colture di tè erano estremamente diffuse (India, Sri Lanka ecc). Da qui, chi ha la passione per la tradizionale cultura inglese terrà a cuore il flemmatico gesto di sorseggiare del buon tè selezionato alla maniera “old style”
Occorre trasferirsi a Londra, alla ricerca della più autentica atmosfera british per gustare le migliori selezioni di quest’oro verde? Non è necessario. Basta restare a Roma per portare avanti la tradizione del tè pomeridiano. A fronte dei due secoli che accentano la storia del tè del pomeriggio, la capitale non si è fatta trovare impreparata. Ecco infatti i luoghi migliori per le strade della Città Eterna dove sorseggiare dell’ottima miscela inglese.
Le migliore sale capitoline per l’afternoon tea
Il primo riferimento riguarda quello della sala da tè più antica della Capitale: Babingtons. Nato anche come tea shop nel 1863 per volontà di due giovani inglesi di buona famiglia, Isabel e Anna, è il luogo ideale dove sorseggiare i migliori tè del mondo, accompagnati da pasticcini fatti in casa, muffin salati e sandwich.
Per il rito dell’afternoon tea, due le opzioni: il tradizionale Cream Tea for two comprensivo di scones caldi nella loro ricetta originale, con burro, marmellata di fragole e panna; oppure il Grand High Tea, con piccoli sandwiche e scones caldi. Di apertura più recente è Velo Pasticceria, al primo piano del the First Hotel Dolce. Dalle 15 alle 18, il tè è servito con biscotteria secca (frollini alla cannella), scones, mignon e tartarea alla nocciola, oltre a praline selezionate, tiramisù e maritozzo moderno.
per il “rito” completo c’è il per il full english afternoon tea, con scones e clotted cream. All’Hotel de’ Ricci, il servizio è attivo dalle 16 alle 19, e si può scegliere tra biscotteria secca e ottimi sfizi salati. Nel verde di Monte Mario, sorge all’interno di una villa storia Le Serre by Vivi. Al Lumen del St. Regis, si servono invece le migliori miscele Damman. Per la versione giapponese, si può optare per Hiromi La maison.
E ancora, si segnalano: Casa Vidaschi a Monteverde; Madeleine a Prati; Dolce, nel quartiere africano; Hotel Vilòn, in Via del Corso; l’imperdibile Caffè Novecento, il bistrot situato nelle vicinanze di Piazza Navona; la calda atmosfera dell’Hotel Locarno, nei pressi di Piazza del Popolo.