Cosa rende A Christmas Carol (2009) il film di Natale perfetto?

A Christmas Carol (2009) è senza dubbio alcuno tra i prodotti audiovisivi più importanti di sempre, ma come ha fatto Zemeckis a ottenere un risultato di tale pregio?

Steven Spielberg non ha soltanto generato alcuni dei prodotti più emblematici e stimolanti della storia del cinema, ispirato svariate generazioni di cineasti e fatto sognare milioni di ragazzi, ma ha anche scoperto alcuni dei talenti che, dopo la sua benedizione creativa, hanno segnato il medium per sempre.

A Christmas Carola (screen Instagram) – Romacityrumors.it

Tra questi, spicca senza il minimo dubbio la stella di Robert Zemeckis, scoperto da Spielberg agli inizi degli anni sessanta e in grado di dare filo da torcere allo stesso regista de Lo Squalo (1975) negli anni successivi. Entrambi i fuoriclasse della macchina da presa, hanno sperimentato un gran numero di generi e di tecniche cinematografiche, sfociando persino nell’animazione.

La maestria di Zemeckis

Il film d’animazione, è una tecnica di rappresentazione piuttosto rara tra i registi più blasonati, tuttavia, testimonia una particolare apertura mentale e un coraggio degno di nota. Se nel caso di Spielberg, soltanto un film di animazione è giunto in sala con il suo nome (TinTin), Zemeckis sembra aver intravisto nel mezzo animato la possibilità di esplorare nuove frontiere dell’audiovisivo, tanto da aver persino sviluppato in prima persona l’evoluzione della tecnica di animazione preesistente. Difatti, Zemeckis, a partire da Polar Express (2004), ha dettato un nuovo standard qualitativo nella rappresentazione grafica dei personaggi, i quali venivano animati attraverso la tecnica del “Motion Capture”. In grado di tracciare in tempo reale le espressioni degli attori reali, per poi trovare efficace trasposizione nell’immagine 3d del film, il motion Capture si è evoluto nel corso degli anni, giungendo definitivamente maturo al 2009, quando A Christmas Carol fece il suo debutto nelle sale di tutto il mondo.

A Christmas Carol (screen Instagram) – Romacityrumors.it

Tratto dall’omonimo celebre romanzo di Charles Dickens, A Christmas Carol adatta splendidamente il percorso esistenziale concepito da Dickens, rendendolo, oltre che un racconto splendidamente ramificato, anche una gioia per gli occhi, in grado di trasportare lo spettatore nella Londra ottocentesca e, soprattutto, nella contorta psicologia di Ebenezer Scrooge. Il protagonista di una delle storie più raccontate di sempre, è interpretato da Jim Carrey, il quale compie una delle sue interpretazioni più efficaci di sempre, capace di passare senza soluzione di continuità dall’apatia, alla dolcezza più pura e toccante. Come si fa a parlare di interpretazione di un attore reale quando si tratta di un film d’animazione? Proprio grazie alla tecnica sopracitata (motion capture), che ha permesso a Zemeckis di carpire ogni singola particella di talento dal nobile cast a disposizione. Insomma… Un film semplicemente straordinario, che, grazie al sapiente utilizzo del progresso tecnologico, è riuscito a trasporre con delicatezza, talento e efficacia uno dei romanzi più importanti dell’epoca moderna.

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