Analizzando gli incassi nel 2023, è possibile constatare un evidente ascesa in termini di incassi. Diamo uno sguardo ai numeri
Il 2023 è stato un anno piuttosto controverso per il futuro del cinema. Le accese proteste per i diritti dei lavoratori di Hollywood hanno paralizzato l’industria statunitense per diversi mesi ma, al contempo, i sorprendenti risultati in termini commerciali, hanno donato nuova linfa ad un contesto piuttosto desolante.
Ad inizio anno, in molti avrebbero scommesso che l’industria del cinema in sala fosse destinata a scivolare repentinamente nell’oblio, ma, a mandare un segnale inequivocabile, ci hanno pensato gli spettatori stessi, inondando le sale di tutto il mondo per tutto l’anno. Ma è in Italia, dove la crisi della sala si respirava a pieni polmoni, che è avvenuto un vero e proprio miracolo.
Il cinema si rialza
Secondo Francesco Rutelli (Anica), Mario Lorini (Anec) e i dati Cinetel del 2023, gli italiani sono tornati al cinema in massa, facendo registrare un incremento del 58,6% delle presenze. Numeri impressionanti, che si accompagnano al 61,6% di incasso in più e ai 495 milioni di euro incassati in tutto. E’ vero, non siamo ancora tornati ai numeri del periodo prepandemico, ma considerando che la gran parte degli analisti, dopo la profonda crisi vissuta a causa delle restrizioni del Covid, aveva dato per spacciato il mercato della sala cinematografica, ecco che anche un lieve decremento rispetto ai numeri pre-covid, appare come un convinto segnale di rinascita. L’uscita di lungometraggi dall’evidente appeal sul pubblico, come Barbie o Oppenhiemer, ha indubbiamente sorretto gran parte del movimento in sala, ma c’è anche da evidenziare come alcuni prodotti più di nicchia, abbiano riscontrato un discreto successo, che ne giustifica ancora la distribuzione in sala. Tuttavia, il vero e proprio underdog di questa stagione cinematografica è colui che ha poi sbaragliato la concorrenza, sorpassando persino i sopracitati Barbie e Oppenheimer.
Margot Robbie, con la sua popolarissima Barbie, e il ritorno di Christopher Nolan, uno dei registi più rinomati e apprezzati del terzo millennio, sono stati scavalcati dall’evento dell’anno: C’è ancora domani. Il film della Cortellesi, presentato al festival del cinema di Roma e già apprezzato dai giornalisti durante l’anteprima, è poi letteralmente esploso nelle sale del bel paese, dove, grazie ad un poderoso passa parole, si sono recati in milioni. Di particolare interesse sono i dati relativi al genere dei film italiani più popolari: nella top ten dell’anno, infatti, soltanto quattro commedie, il che manifesta la volontà di evolversi rispetto allo stereotipo che aveva impregnato le produzioni nostrane nel corso del terzo millennio. Particolarmente incoraggianti i numeri per quanto concerne il pubblico femminile, aumentato del 77% rispetto all’anno precedente. Cifre inevitabilmente viziate dalla quantità sensibilmente incrementata di produzioni con delle donne alla regia.