Non brucia così tanto l’uscita dal talent show, il suo nome è noto agli intenditori già da qualche tempo: ecco chi è Matteo Alieno.
Caschetto alla Brian Jones, amante dei Beatles, degli Oasis e dei cantautori nostrani; lo stile beat impeccabile, la voce che non ti aspetti e che ti fa emozionare. È stato tra i talenti più amati di questa edizione di X-Factor, Matteo Alieno, che durante l’ultima puntata dei Live ha dovuto dire addio al talent show.
Niente paura però perché la sua carriera va avanti già da diverso tempo. L’esperienza in televisione gli darà la spinta definitiva per la consacrazione. All’anagrafe Matteo Pierotti è conosciuto agli ascoltatori più attenti, fa parte della stessa ‘generazione’ che ha visto esplodere Fulminacci e gli Psicologi.
Tutto su Matteo Alieno: età, vita privata e carriera musicale
Che non fosse un dilettante allo sbaraglio si era capito. L’impostazione vocale e il ‘progetto’ erano di un artista già formato e maturo. Matteo Alieno ha sorpreso il pubblico di X-Factor, è vero, ma più di qualcuno da tempo lo aveva scoperto grazie ai suoi primi due dischi, pubblicati con l’etichetta Honiro – per intenderci, quella di Ultimo e Gemitaiz.
Ha frequentato il liceo classico al Mamiani di Roma, classe 1998, ha solamente 25 anni. Al Conservatorio Santa Cecilia ha perfezionato le sue abilità con la chitarra e qualche anno fa ha partecipato addirittura al Concerto del Primo Maggio. Da anni insegue il sogno di diventare un cantautore di successo, è per questo forse che ha costruito nel cortile del palazzo dove abita – zona Prati – uno studio di registrazione in miniatura. Tra i suoi idoli i Beatles e gli Oasis, difficile scegliere gli album preferiti ma nel cuore gli sono rimasti Definitely Maybe, Abbey Road e Magical Mystery Tour.
La sua opera prima è del 2020, intitolata Astronave, mentre nel 2022 è uscito Alieni, che ha scritto e poi prodotto insieme a Marta Venturini. Alle Audizioni del talent show di Sky si è presentato con una struggente versione di Io non piango del maestro Franco Califano, ribadendo il suo amore per il cantautorato italiano nelle fasi successive – ha interpretato anche Sfiorivano le viole di Rino Gaetano e Il chitarrista di Ivan Graziani.