Il nuovo programma della conduttrice campana è al centro di diverse polemiche, anche a causa dei costi e degli ascolti.
La programmazione dei canali Rai sta attraversando un periodo particolarmente difficile. Alla fine della scorsa stagione televisiva molti conduttori hanno abbandonato l’azienda a causa di disaccordi con la nuova dirigenza. In altri casi, sono stati gli stessi nuovi dirigenti a chiudere programmi e licenziare i conduttori. Il risultato di questo trambusto è davanti agli occhi di tutti: una programmazione stravolta, con volti e programmi nuovi che non sembrano aver incontrato il favore del pubblico.
Tra i casi più dibattuti c’è quello di Nunzia De Girolamo e del suo programma “Avanti Popolo”. La conduttrice milita sulle reti Rai da qualche anno e dal 2021 si è fatta notare grazie alla conduzione di “Ciao Maschio”, un programma di interviste incentrato sull’universo maschile. Il taglio ironico del programma aveva convinto sia il pubblico che i dirigenti dell’azienda ed era stato rinnovato per ben tre edizioni. Con la nuova stagione televisiva la De Girolamo ha voluto sperimentare un nuovo format che, però, non sta raccogliendo il successo sperato.
“Avanti Popolo” osservato speciale: la Rai nutre forti dubbi sul programma
“Avanti Popolo” è partito il 10 ottobre in prima serata su Rai 3 con un’intervista molto interessante a Francesco Boccia, politico italiano e marito della conduttrice. Nonostante questa trovata, il programma ha raccolto al debutto appena 500.000 spettatori e il 3,62% di share. Numeri decisamente bassi, anche se si tratta della terza rete Rai. Le critiche non hanno tardato ad arrivare e “Avanti Popolo” è stato definito l’ennesimo prodotto fallimentare voluto dalla nuova dirigenza.
Le polemiche non si sono fermate nelle settimane successive, anzi sono aumentate a causa di alcuni momenti controversi andati in onda nel programma. Tra le scelte più criticate c’è stata l’intervista a Fabrizio Corona e quella a una ragazza vittima di stupro. Nell’ultima puntata, quella andata in onda il 7 ottobre, il livello d’allarme degli ascolti si è fatto ancora più serio, con il programma che ha raccolto l’1,79% di share, un dato bassissimo.
Di fronte a questi ascolti, molti osservatori hanno criticato la Rai, che starebbe usando i soldi dei contribuenti per finanziare un prodotto che chiaramente non è di loro gradimento. Secondo quanto si apprende dai bilanci Rai, “Avanti Popolo” costerebbe infatti circa 200.000 euro a puntata.
Il programma di Nunzia De Girolamo, secondo molti esperti di dinamiche televisive, è ora tra gli “osservati speciali” dell’azienda. Insieme a lei ci sono “Il Mercante in Fiera” di Pino Insegno, “Fake Show” di Max Giusti e “La Volta Buona” di Caterina Balivo, tutti programmi voluti dai nuovi vertici Rai e che stanno avendo risultati decisamente deludenti.