Al Bano Carrisi, coinvolto un una rissa al ristorante: ecco tutta la verità su quanto accaduto. Le dichiarazioni dell’artista.
Lo scorso Maggio Al Bano Carrisi ha compiuto 80 anni. Il cantante di Cellino San Marco cavalca l’onda del successo ormai da tantissimi anni e ancora oggi ha un seguito rilevante. Ha festeggiato il suo compleanno con un concerto evento tenutosi all’Arena di Verona, dove hanno partecipato vip importanti. che lui considera amici da una vita. Presenti anche i suoi figli e Romina Power che si è esibita sul palco con lui, cantando i loro pezzi storici.
In una recente intervista rilasciata al Corriere della sera Al Bano ha ricordato il suo debutto nel mondo della musica. Originario della Puglia per seguire il suo sogno artistico si è trasferito a Milano. Una decisione che non fu condivisa dalla sua famiglia e in particolare da mamma Jolanda che avrebbe voluto che restasse a coltivare le sue terre. Quando Al Bano è partito non aveva soldi, e fu costretto a lavorare prima come imbianchino: “Dormivo in cantiere, in una stanza al pianterreno, alla luce di quattro candele. Ma non mi pagavano. Ero rimasto con mille lire“.
Al Bano: “Per resistere cantavo tutto il giorno”
Il cantante di Cellino San Marco ha ricordato le numerose offese subite quando è arrivato a Milano. Non era ancora famoso, ma era determinato a perseguire la strada della musica. Ha fatto moltissimi lavori e ogni volta veniva offeso a causa delle sue origini del sud. In più occasioni ha sfiorato la rissa e si è scontrato con personaggi maleducati e offensivi.
Fu assunto al bar Ferrari. Qui imparò molto del lavoro della ristorazione, ma subì anche delle offese legate alle suo origini. In più occasioni fu chiamato “terrone” e questo scatenò alcune sue reazioni: “Un giorno mi indicarono mentre salivo le scale trafelato pieno di pacchi: “Per fortuna abbiamo lo schiavetto”.
La vicenda finì in rissa, Albano ha ammesso che stanco di sentirsi vessare: “Li ho chiusi in una stanza e li ho menati. E ho cambiato ristorante.” Andò a lavorare al Dollaro ma anche qui le cose non andarono bene, il figlio del proprietario amava una donna che a quanto pare era più attratta dal cantante: “Lo sentii sibilare: ‘Questi terroni ci portano via le donne.'”
Per andare avanti e non cedere alle provocazioni mentre lavorava cantava tutti il giorno: “Lavoravo e per resistere cantavo tutto il giorno. Mi dicevano: “Terrone piantala!”. E io: goditela finché è gratis perché tra poco per ascoltare la mia musica dovrai pagare.” Solo quando ha raggiunto il successo è tornato a casa.