La nuova Fascia Verde o Zona a Traffico Limitato, che a partire da novembre limiterà la circolazione, non smette di suscitare proteste tra i cittadini romani
Secondo la delibera della Giunta Capitolina dello scorso novembre, la Fascia Verde si amplierà dal centro storico a Vigna Murata fino a Labaro, toccando quartieri come Corviale e Colli Aniene. Alle limitazioni alla circolazione si uniscono quelle alla sosta per i veicoli compresi nell’ordinanza comunale 27/2023. Una decisione presa dal Sindaco Gualtieri a seguito di nuove direttive europee in merito all’inquinamento da Co2.
La nuova Ztl Fascia verde, in un’area di 21 chilometri, vieterà la circolazione dalle 7.30 alle 20.30 nei giorni feriali a 30mila tra auto, camion e moto, compresi da novembre anche i veicoli a benzina Euro 3 e quelli diesel Euro 4.
Quando la Giunta Capitolina ha reso nota la decisione di ampliare a dismisura la nuova zona a traffico limitato, si è immediatamente levato altissimo il coro di protesta da parte di tanti cittadini impossibilitati a recarsi anche semplicemente sul posto di lavoro senza essere costretti ad acquistare una nuova automobile. Secondo i dati elaborati da Roma Servizi, sono 30.000 i residenti e circa 350.000 i proprietari/utilizzatori di auto interessati dalla delibera che sarà modificata. Tutti i possessori di auto a gasolio Euro 4, di veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio Euro 4 e le auto a benzina euro 3 e ai diesel euro 5 non potranno più circolare nella nuova Fascia verde allargata. I lavori sono cominciati da tempo con l’installazione di nuovi cartelli per la viabilità e telecamere a circuito chiuso sistemate nei 51 nuovi varchi, pronte a immortalare gli eventuali trasgressori puniti con multe salate da 163 euro.
L’abnorme estensione della zona proibita ha immediatamente alzato un coro di proteste tra i cittadini che tra associazioni varie, petizioni online e gruppi social, stanno cercando di far sentire la propria voce alla giunta. Ad esempio la petizione online lanciata dal consigliere leghista Fabrizio Santori corre verso le 100 mila firme e su Facebook è nato un nuovo gruppo “Fermiamo la Ztl in Fascia Verde – Salviamo l’ora” che conta 13 mila follower. Tante le associazioni che stanno pensando di ricorrere al Tar per l’iniquità di un provvedimento che renderebbe la vita davvero complicata a migliaia di cittadini. Si è mossa anche la politica con un confronto tra maggioranza e opposizione, ma a differenza del solito, non sono solo le opposizioni a protestare. Da giorni anche i gruppi della maggioranza capitolina Sce, Roma Futura, Europa Verde e pezzi del PD hanno mostrato i propri dubbi contro un provvedimento che rischierebbe di penalizzare i cittadini più fragili dal punto di vista economico, impossibilitati a cambiare veicolo in tempi così stretti. Gualtieri ha sempre difeso il provvedimento, ricordando che segue il piano aria voluto dalla Regione e nasce per evitare sanzioni dalla Ue, che ha già aperto un faro sull’inquinamento nelle grandi città italiane, ma forse ora qualche scricciolo nelle certezze sta cominciando a farsi sentire. Il primo cittadino della Capitale infatti avrebbe chiesto alla sua giunta di approfondire questa tematica e di studiare miglioramenti, senza stravolgere l’atto.