Continuano purtroppo risse, aggressioni e violenze sui mezzi di trasporto della capitale e in provincia ai danni del personale delle aziende, sia controllori a terra sia viaggianti
Una decisione andava presa. C’era bisogno di mettere in atto qualcosa che può mettere finalmente fine alle tante aggressioni pericolose che sempre più spesso vedono coinvolti autisti e controllori dei mezzi pubblici di Roma e della provincia. Baby gang, extracomunitari senza fissa dimora e la movida violenta sempre più spesso creano pericoli sulle linee in servizio notturno nei quartieri periferici.
In prefettura in questi giorni è stato firmato un importante protocollo d’intesa alla presenza dei vertici delle istituzioni, dei cittadini, delle aziende interessate e dei rappresentanti sindacali del settore, in vista anche dell’apertura del grande evento Giubilare che porterà nella Capitale oltre trenta milioni di pellegrini da ogni parte del mondo nei dodici mesi di celebrazione. Un anno quello che verrà, durante il quale i mezzi pubblici della Capitale saranno ancora più importanti per gli spostamenti.
La svolta tanto attesa
Risse sui mezzi pubblici tra viaggiatori, aggressioni agli autisti e al personale in genere, autobus sottoposti ad atti vandalici con porte divelte, sedili rotti e cristalli infranti, che recano danni da migliaia di euro alle aziende di trasporto oltre a costituire un pericolo continuo anche per gli altri viaggiatori. Questa è la routine che si registra sui mezzi pubblici di Roma o che viaggiano da e per la provincia, una situazione che finalmente viene affrontata seriamente anche in vista del Giubileo 2025 che si aprirà ufficialmente la notte di Natale con l’apertura della Porta Santa in San Pietro da parte di Papa Francesco.
Sui bus Cotral della Regione Lazio sta per partire la sperimentazione dell’uso delle bodycam da parte dei controllori durante le attività di verifica dei titoli di viaggio, con il “panic botton”, collegato al numero di emergenza 112 per la geolocalizzazione. La sperimentazione fa seguito al protocollo d’intesa, firmato in prefettura a Roma dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, dal sindaco Roberto Gualtieri, dal prefetto Lamberto Giannini, dai vertici delle aziende del trasporto pubblico locale e dai rappresentanti sindacali di settore. “Come azienda siamo i primi a partire con la sperimentazione delle bodycam dopo la firma del protocollo. La sperimentazione che durerà 2 anni, partirà sul bacino di Roma Ponte Mammolo: verranno date 55 bodycam ai nostri lavoratori, di cui 37 sono donne, a fronte dei 183 operatori verificatori”, ha spiegato il presidente di Cotral Manolo Cipolla.
Come funzionano le bodycam
Le bodycam, che saranno attive fino al 31 dicembre per la prima fase della sperimentazione e che saranno destinate a tutte le verificatrici donne dell’azienda e una a ogni squadra di controllori, sono delle telecamere “incorporate” alla divisa del personale dell’azienda, per riprendere in tempo reale i violenti. Queste telecamere sono da anni utilizzate, ad esempio, dalla Polizia americana, ma sempre più spesso altre forze dell’ordine di altri paesi indossano giubbotti dove è installato il piccolo occhio in grado di riprendere e registrare le immagini. Inoltre, i bus di nuova generazione sono dotati di video-sorveglianza collegata in tempo reale con la centrale operativa.
Ovviamente, come previsto dalla legge, i passeggeri verranno avvisati durante i controlli del titolo di viaggio sul funzionamento della bodycam garantendo il rispetto della privacy, anche perchè l’utilizzo di queste telecamere è da considerarsi soltanto come strumento di deterrenza e devono essere attivate manualmente dall’utilizzatore solo in situazioni specifiche, proprio al fine di garantire la sicurezza di lavoratori e passeggeri. La sperimentazione riguarderà le tratte più a rischio, cioè quelle che partono da Roma Tiburtina e quelle in direzione dell’agro Pontino.