Violenza sulle donne: in un anno mille processi in più

Il Codice rosso rafforzato è legge. L’Aula del Senato ha approvato il testo all’unanimità, con 157 sì. 

Le pene sono più forti e gli iter più veloci, soprattutto quelli che riguardano la protezione delle vittime che trovano il coraggio di denunciare. Già con il Codice rosso quest’anno nel tribunale di Roma sono stati circa mille i processi penali in più, dal primo luglio 2022 al 30 giugno 2023.

Violenza sulle donne: in un anno mille processi in più
Violenza sulle donne: in un anno mille processi in più (Pexels.com) – roma.cityrumors.it

I procedimenti penali aperti in questo periodo sono 6.065 rispetto ai 5.121 dello stesso periodo nell’anno precedente. I dati sono elaborato dal Tribunale ordinario di Roma che non solo danno l’idea del fenomeno, ma sottolineano anche che le aule di giustizia hanno definito con una sentenza 6.566 procedimenti.

Al 30 giugno 2023, poco più di 6mila procedimenti per violenza di genere erano ancora pendenti. 2.097 davanti al gup, 2.969 davanti alle sezioni del giudice monocratico e 946 davanti al tribunale collegiale.

Meno procedimenti in attesa di giudizio

Diminuiscono i procedimenti in attesa di un giudizio, nonostante sia aumentato il lavoro per le sezioni che si occupano di violenza sulle donne. I decreti di archiviazione del giudice per le udienze preliminari, a giugno erano circa 800 in più (2.606) rispetto a quelle dello scorso anno (1.795).

Aumentano le archiviazioni: perché

Violenza sulle donne
Violenza sulle donne (Pexels.com) – roma.cityrumors.it

Quindi: sono aumentati i procedimenti, ma non le condanne. Sono aumentate le archiviazioni. “Il dato che fa riflettere è la sproporzione tra le assoluzioni e le condanne quando è previsto il dibattimento e quando, come nel caso in cui interviene il gup, il dibattimento non avviene”. Così, a Rainews.it, l’avvocata Loredana Mazzenga, penalista del foro di Roma. “È la riprova che quando accusa e difesa calano le proprie carte nel dibattimento. il giudice ha una visione più chiara della vicenda”. 

L’aumento dei processi aumenta con l’aumento delle archiviazioni. Ciò conferma da un lato che “la crescita di questi reati è esponenziale”, dall’altro che “c’è un fenomeno che rischia di offuscare l’esigenza fondamentale e assoluta di tutelare le donne veramente vittime di reato”, spiega Mazzenga a Rainews.

In alcuni casi si tratta di “tipologie di denunce ingiustamente strumentalizzate per raggiungere finalità diverse, così come dimostrato anche dai decreti di archiviazione e dalle sentenze di assoluzioni”. 

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