Vino: la vendemmia del 2023 in crisi, produzione crollata nel Lazio

Per le 19 mila aziende del territorio significa dire addio a circa 200 mila quintali di uve con un conseguente importante danno economico

Le cause sono da ricercarsi, oltre che nel tempo troppo instabile, nei pochi mezzi a disposizione contro la lotta alle malattie come la peronospora, un fungo che lentamente distrugge le piante che ne vengono colpite. Le regioni che hanno avuto la riduzione maggiore sono Lazio, Sicilia, Marche, Toscana e Calabria dove l’incidenza delle coltivazioni naturali arriva al 38%.

Problemi per le aziende vinicole del Lazio – Roma.Cityrumors.it –

Iniziata in ritardo rispetto all’anno scorso, la vendemmia 2023 sarà un’annata difficile.  Le conseguenze degli effetti climatici, con il caldo torrido e i nubifragi, hanno danneggiato i vigneti compromettendo un territorio ai minimi termini e ritardando la maturazione delle uve, soprattutto quella a bacca bianca.

Una vendemmia complicata

Per poter confermare le previsioni anche sul piano quantitativo, l’andamento della raccolta delle uve dipenderà molto da come andrà questo mese di settembre. Si stima in Italia una produzione di vino Made in Italy intorno ai 45 milioni di ettolitri, in calo di circa il 5% rispetto allo scorso anno, con il testa a testa con i cugini francesi per il primato mondiale. Dopo la crisi mondiale dovuta alla pandemia, che ha rallentato la raccolta, ma anche la vendita al dettaglio del vino, sembrava lentamente tornata la normalità in uno dei settori più importanti della nostra economia, ma purtroppo non è proprio così. E la regione Lazio è una di quelle che sta più risentendo del momento difficile, soprattutto per quanto riguarda i vigneti biologici. “Io avverto sempre i produttori che seguo”, spiega il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, “dei rischi legati al biologico. Ci possono essere annate come quelle di due e tre anni fa nelle quali il clima ha aiutato. Ma ci possono essere anche stagioni come quella 2023 nelle quali fare vino bio risulta quasi impossibile”.

Tempo di vendemmia – Roma.Cityrumors.it –

Le difficoltà delle cantine laziali

Purtroppo queste difficoltà stanno avendo grandi ripercussioni sul comparto viti-vinicolo della nostra regione che alla fine potrebbe risultare la peggiore dal 2017 ad oggi. Assoenolgi, l’associazione di riferimento, infatti ha stimato le perdite in circa 160 mila litri di vino prodotto in meno per un danno economico pari a circa 46 milioni per l’intero comparto. Un problema enorme per le 19mila aziende del settore nel Lazio che devono così fronteggiare ancora una crisi che pensavano di aver superato. Ma nonostante tutto le aziende garantiranno ancora che il miglior prodotto possibile arriverà come sempre sulle nostre tavole.

 

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