La statua del Nettuno poggiata sul piedistallo nel giardino storico di villa Pamphili non ci sarà più. Alcuni vandali hanno completamente distrutta, rendendo impossibile un eventuale restauro.
L’atto vandalico è andato in scena domenica scorsa, violando i divieti di quarantena e quelli di accesso alla villa, recintata e chiusa sempre per le disposizioni comunali.
Dalla Sovrintendenza capitolina, che ha in consegna Villa Pamphilj, non hanno potuto far altro che constatare la completa distruzione dell’opera, che è comunque una recente copia in cemento risalente al 1990 (l’originale, antico, è custodito nei giardini dell’area pertinente alla Presidenza del Consiglio dei ministri).
Non è il primo sfregio che viene fatto nella villa; gli atti vandalici si susseguono e spesso rimangono impuniti.
La polizia indaga. Gli agenti del XII Gruppo Monteverde sono sulle loro tracce. Per il momento «hanno predisposto una denuncia a carico di ignoti per danneggiamento». Ma l’obiettivo è di capire se gli episodi degli ultimi giorni sono tutti collegati e della stessa mano. Intanto stanno acquisendo le immagini delle telecamere.