Viaggio a Cinecittà: dove si respira Cocaina nell’aria: “Ecco cosa succede la notte qui…”

Roma.Cityrumors.it nel quartiere dove sono state rilevate tracce ingenti di cocaina nell’aria. “La notte c’è il caos. E certe politiche proprio non le capiamo…”

“Si respira cocaina nell’aria? Ecco perchè ogni tanto quando passeggiamo per le vie del quartiere vedi certa gente che sembra super eccitata….”. Nella battuta di Riccardo, 44 anni, residente in zona Cinecittà si nasconde un mix tra sarcasmo, incredulità e stupore. I recenti dati pubblicati dal Cnr hanno confermato una situazione clamorosa. Nel quadrante sud-est della capitale, nei “borghi di periferia dove i tram non vanno avanti più”, come cantava Eros Ramazzotti nel celebre brano Adesso Tu che vinse a Sanremo alla fine degli anni 80, gli abitanti respirano un mix spaventoso.

Il dossier tra gli abitanti del quartiere romano che ha fatto registrare il numero maggiore di utilizzo di cocaina – Roma.Cityrumors.it

Alle polveri sottili e all’inquinamento, si è infatti mischiata la cocaina. La centralina di Cinecittà,  che si trova a  via Giuseppe Belloni,  dietro l’oratorio della parrocchia Don Bosco e a pochi passi da viale Palmiro Togliatti, ha mostrato numeri superiori agli altri due punti di rilevazione (Corso Francia e Cipro) per la concentrazione di cocaina nell’aria. Dati che stupiscono, ma fino ad un certo punto. “Ho frequentato la scuola Giovanni Da Verrazzano – ci dice Paolo – che si trova in via Palmiro Togliatti e per anni i miei sabato pomeriggio e sera sono stati su Via Tuscolana. Solo chi non vuol vedere quello che realmente succede in queste zone, non si rende conto di quanto la droga venga spacciata e consumata”.

Stesso pensiero di Riccardo. “Si parla tanto di Tor Bella Monaca, del Quarticciolo (protagonista di un recente dossier pubblicato sul nostro sito e che mette in risalto ciò che accade nelle vie del quartiere, tra pusher, spacciatori e malavita organizzata che detiene il controllo del territorio), ma qualcuno ha mai provato a farsi una passeggiata in queste zone la notte. Non serve addentrarsi nelle vie più impervie. Ci sono decine e decine di locali aperti e frequentati dai giovani. E per tutta la notte ci sono via vai continui”.Alcuni riprende Rossella, una donna di 51 anni – sniffano anche alla luce del sole. A me è capitato di riprendere mia figlia dalle attività pomeridiane ed imbattermi in gruppetti che si appoggiano sulle balaustre o su piccoli piedistalli, e sniffano. Di chi si tratta? Io ho visto solo ragazzi italiani”.

La polizia: “Situazione chiara a tutti”

Una situazione ben conosciuta anche alle forze dell’ordine. Matteo (nome di fantasia) è un ispettore di polizia che lavora in zona e che ci conferma che “di droga ne gira tantissima. Non so se in quantità superiore rispetto ad altri quartieri di periferia, ma sicuramente qui di interventi ne facciamo tanti. Ci sono tante piccole, grandi bande che operano da tempo. E il dato che è stato evidenziato non mi stupisce affatto”. Tra gli abitanti del quartiere c’è rabbia, ma poco stupore. “E se ne accorgono solo ora? – si chiede Valentina – da anni vengono fatte segnalazioni e denunce. Qui si spaccia e alla luce del sole. Speriamo solo che ora la situazione sia emersa”.

La zona nella quale si sono registrati i livelli più alti di cocaina nell’aria – Roma.Cityrumors.it

La centralina che ha rilevato la presenza nell’aria di cocaina si trova in via Giuseppe Belloni, a due passi dalla Basilica di Don Bosco. “Ho lavorato per anni in un bar che affaccia proprio sulla Piazza – ci dice Marco, 24 anni – e tutti sanno perfettamente che chi vuole, può trovare facilmente della droga. La sera poi, quando mi capitava di fare chiusura, ti rendevi conto di un via vai sempre più continuo. Non mi sembra onestamente una grande scoperta, ma allo stesso tempo non credo che la situazione sia tanto differente rispetto a quella che si vive in altri quartieri periferici”.

I comitati di quartieri: “La notte c’è il caos nel quartiere”

Anna Maria Turnatori gestisce su Facebook il gruppo “Giulio Agricola e Appio Claudio”, ed è molto attiva con i comitati di quartiere della zona.”Non ci stupiamo che ci sia la cocaina nell’ariaconferma ai nostri microfoni perché la cocaina gira nel nostro quartiere. Io riconosco che, come spesso ci dicono dal commissariato, con il quale abbiamo rapporti istituzionali, la nostra situazione non è paragonabile a quella di altre zone, come Tor Bella Monaca e San Basilio, dove esistono veri e proprie basi di spaccio: ma da noi, come in altri quartieri, esistono fenomeni di spaccio. E soprattutto un consumo di droga da parte dei giovani, che fa paura. Io ho qualche anno alle spalle, ho vissuto gli anni settanta e so riconoscere quando uno spaccio; mi rendo conto quando vedo certi capannelli, di quello che sta succedendo. Tutti noi sappiamo che in zona spacciano e consumano: questo dato quindi ci porta ad essere allarmati. Soprattutto per i ragazzini”.

Attraverso i comitati di quartieri, sono stati organizzati incontri con le istituzioni. “La cosa che più ci sconvolge – prosegue Anna Maria Turnatori – è che, come ci è stato confermato dal Commissariato, l’età delle persone che consumano droga si è abbassata tanto: anche ragazzini di undici anni”. La sera, per le vie del quartiere, c’è una situazione “piuttosto strana. Noi abbiamo tanti luoghi di aggregazione. In via Appio Claudio esistono solo bar che stanno aperti tutta la notte e sono frequentati da giovanissimi, Piazza dei Consoli, via Stilicone dove c’è la pedonale, Piazza Don Bosco: tutte vie piene di zone di aggregazione. Il problema qual è? Che il nostro presidente di Municipio si vanta di essere l’unico a non aver aderito alla delibera sulla movida, convinto che il problema non esiste. Ma il problema c’è, eccome…”.

“Cosa restano a fare i fiorai aperti tutta la notte?”

“Ci sono tanti giovani che consumano alcol in questi locali e che poi proseguono prendendo droghe: e creano problemi a tutti: confusione, specchietti delle vetture rotte, tappeti di bottiglie di vetro per strada lasciati durante la notte. Ne combinano di tutti i colori. Noi abbiamo chiesto un’interrogazione in Municipio, per chiedere il motivo che ha spinto il nostro Presidente a non aderire alla delibera sulla movida”. Che prevede limitazioni alla vendita di alcolici nel corso del fine settimana e obbligo di chiusure. “Qui troviamo locali che sono aperti tutta la notte: ok i bar, ma perché un fioraio dovrebbe essere aperto tutta la notte? Perchè un minimarket che vende frutta è aperto giorno e notte? Dal Municipio si vantano di queste scelte, dicendo che non vogliono limitare la libertà dei ragazzi, che è stata già privata durante il Covid, ma io posso assicurarti che anche le forze dell’ordine non sono contente di lavorare in situazioni di questo tipo”.: 

 

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