Trattori, un presidio smobilita, ma la protesta continua: appuntamento al Circo Massimo

Mentre il governo interviene con un emendamento ad hoc per cercare di dare un aiuto concreto alla protesta degli agricoltori, c’è chi non molla e anzi rilancia la protesta

Dalla collina sulla Nomentana con vista sul Grande Raccordo Anulare, il presidio annuncia lo scioglimento programmando con le stesse forze dell’ordine la ritirata di decine e decine di trattori che da una settimana occupavano quell’area dedicata. Ma dalla periferia all’estremo opposto della città, invece, si annunciano nuovi trattori in arrivo e una mobilitazione generale che, secondo gli organizzatori, porterà oltre 20mila persone al Circo Massimo domani pomeriggio.

Tutto pronto per la manifestazione al Circo Massimo – Romacityrumors.it – Ansa foto

 

Sono le due facce di quella che prima era la stessa protesta, ma che oggi si è spaccata dopo l’intervento del governo che, insieme ai rappresentanti di “Riscatto agricolo”, ha presentato un’emendamento al decreto Milleproroghe sull’Irpef che prevede l’esenzione del pagamento dell’Irpef per i redditi agrari e dominicali fino a 10mila euro, come già annunciato, oltre alla riduzione del 50% dell’importo da pagare per i redditi tra i 10 mila e i 15 mila euro.

C’è chi lascia e chi raddoppia

Si erano mobilitati da tutta Italia e in molte centinaia avevano raggiunto Roma a bordo del loro pesante mezzo agricolo. La marcia su Roma degli agricoltori aveva infiammato tutta la categoria trovando la solidarietà delle persone comuni. Infatti, quella protesta genuina, contro alcune decisioni in materia agroalimentare prese dalla Commissione Europea, ha fatto breccia anche nell’opinione pubblica. E i romani avevano interpretato nel verso giusto anche il gesto di buon senso degli agricoltori di non sfilare con i loro trattori per le vie della città con una azione che l’avrebbe paralizzata, accontentandosi di una marcia simbolica di poche unità per le vie del centro storico. La svolta “politica” dopo l’intervento dell’esecutivo e l’accordo sul taglio dell’Irpef ha soddisfatto i rappresentanti del presidio sulla Nomentano, ma non ha fatto cambiare idea agli altri agricoltori dislocati in altre zone alle porte di Roma. Nelle ultime ore ad esempio si è formata una nuova sigla, il Movimento Agricoltori Federati, formata soprattutto da abruzzesi e laziali e poi c’è la sigla più battagliera, quella capitana da Danilo Calvani dei “Comitati agricoli riuniti”, che promette “domani pomeriggio al Circo Massimo saremo in tantissimo perchè stanno aumentano le adesioni, arriveranno pullman da ogni parte d’Italia, saremo tanti”.

Ancora una marcia su Roma – Romacityrumors.it – ansafoto

 

La grande protesta

Entro oggi arriveranno altri 100 trattori a Roma presso il presidio allestito negli spazi rurali in Via Castel di Leva 371, nei pressi del Divino Amore. Tutto è pronto per la grande manifestazione del Circo Massimo. “Ci saranno almeno ventimila persone”  annuncia ancora Calvani, “un gruppo di nostri trattori partirà in corteo dal presidio di Cecchina e arriveranno nel cuore di Roma, fino a Circo Massimo. Dovrebbero essere una quindicina di mezzi scortati dalle forze dell’ordine. Quella di giovedì sarà solo la prima delle nostre manifestazioni. La nostra protesta andrà avanti”, conclude sicuro Calvani. Intanto altre sigle e altre proteste nascono un po’ ovunque. I Maf, movimento agricoltori federati ad esempio, porteranno in strada 4 trattori fino a sabato, giorno in cui manifesteranno davanti alla Bocca della Verità. Insomma l’intervento del governo c’è stato, ma si preannunciano ancora dei giorni caldi per gli agricoltori e per i cittadini romani.

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