Trattori: alla fine marcia simbolica, ma questa sera saranno tutti sul GRA

Doveva essere il giorno della grande marcia su Roma da parte degli agricoltori, al volante dei loro mezzi da lavoro, invece alla fine sono stati soltanto quattro i trattori a sfilare per il centro storico

Dopo una grande manifestazione di massa e dopo aver raggiunto la Capitale in migliaia, accampati in vari presidi alle porte della città, una settimana di trattative ha portato a una soluzione che non è stata gradita da parte di tutti gli agricoltori. I mezzi da lavoro infatti, dopo l’accordo annunciato ieri sera al termine dell’incontro in prefettura, hanno sfilato nei punti più belli della città, dal Colosseo al Circo Massimo, esponendo il tricolore, alcuni cartelli di protesta e sempre scortati dalle forze dell’ordine.

Manifestazione simbolica dei trattori – Romacityrumors.it – Ansafoto

 

Da settimane gli agricoltori protestano in tutta Europa. Varie manifestazioni si sono tenute nelle principali città europee. Tra i motivi del contendere ci sono le recenti decisioni prese in materia di politiche agroalimentari. Contestano sostanzialmente le scelte del Green Deal europeo, mentre a livello nazionale gli agricoltori italiani portano avanti anche diverse rivendicazioni interne, tra cui l’aumento del costo delle materie prime e del prezzo del gasolio agricolo, i salari bassi, la concorrenza sleale dei prodotti internazionali.

Una manifestazione simbolica

Avevano marciato in fila indiana compatti, provenienti da ogni regione italiana, quando si erano mossi dal grande punto di raduno di Valdichiana in Toscana, dove avevano già fatto sentire il rombo del loro motore nello scorso weekend, con l’intenzione di invadere Roma per arrivare fino ai palazzi istituzionali del nostro paese. Erano pronti a mettersi in marcia dal presidio sulla Nomentana poco fuori il Grande Raccordo Anulare alle porte della Capitale, ma alla fine ne è venuta fuori una marcia solo simbolica. Era stata infatti annullata in extremis, nella serata di ieri, la grande manifestazione degli agricoltori a bordo dei loro trattori che era stata indetta in centro. Questa mattina soltanto una delegazione di 4 trattori ha sfilato nel cuore della capitale fino al Colosseo e al Circo Massimo. La decisione di ridimensionare, è stato spiegato, è stata presa perché non si vuole “incrinare il grande appoggio avuto dai cittadini”. I quattro mezzi agricoli scelti a rappresentanza di tutta la protesta sono così entrati in città da nord e, scortati dagli uomini delle forze dell’ordine, hanno toccato tutti i punti nevralgici di Roma, viale Castro Pretorio, piazza Indipendenza, piazza della Repubblica, via Cavour, via Napoleone III, piazza Vittorio, viale Manzoni, via Merulana, via Labicana, via Celio Vibenna, via dei Cerchi, Circo Massimo e piazzale Ugo La Malfa, fino all’arrivo della marcia davanti al Colosseo dove gli agricoltori e i loro quattro trattori di Riscatto Agricolo hanno spento i motori.

Stasera marceranno sul GRA – Romacityrumors.it – Ansafoto

 

Stasera però saranno tutti sul Grande Raccordo Anulare

Alla fine ha prevalso il buonsenso anche da parte dei manifestanti, una protesta di massa in corteo avrebbe creato enormi disagi in una città già stritolata dal traffico. “Non vogliamo”, hanno spiegato gli agricoltori, “incrinare ulteriormente il grande appoggio sino a oggi avuto da tutti i cittadini, nonostante i tanti disagi nelle strade”. Stasera però faranno più sul serio, quando ci sarà il grande corteo sul Raccordo Anulare. “Confermiamo che stasera ci sarà il corteo dei trattori sul Raccordo anulare. Solo l’orario è da stabilire. Dovrebbe essere intorno alle 21″, ha detto Roberto Rosati, altro portavoce degli agricoltori che ha aderito a Riscatto Agricolo. I mezzi dovrebbero essere circa 500 e dovrebbero fare tutto il giro del Raccordo. Tra i motivi dell’annullamento del grande corteo in centro, secondo alcuni, ci sarebbe un’apertura da parte del governo per un tavolo tecnico con la premier Meloni e il ministro Lollobrigida per trovare la soluzione migliore per risolvere le questioni all’origine della protesta.

 

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