Nella notte tra domenica 30 e lunedì 31 marzo 2025, un incendio ha devastato una concessionaria Tesla situata in via di Serracapriola, nel quartiere Torre Angela di Roma.
Le fiamme, divampate intorno alle 4:30 del mattino, hanno distrutto 17 veicoli elettrici parcheggiati all’interno della struttura e causato danni significativi all’edificio. Fortunatamente, non si registrano feriti.
Le autorità hanno immediatamente avviato un’indagine per determinare le cause del rogo. Secondo quanto riportato da fonti investigative, non si esclude la matrice dolosa dell’incendio, e l’attenzione degli inquirenti si concentra su ambienti anarchici. La Digos della Questura di Roma sta analizzando le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza per raccogliere elementi utili alle indagini.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di atti vandalici e proteste contro Tesla e il suo CEO, Elon Musk. Negli ultimi mesi, infatti, si sono verificati diversi episodi simili sia negli Stati Uniti che in Europa. Ad esempio, nella notte tra il 2 e il 3 marzo, una concessionaria Tesla a Plaisance-du-Touch, vicino Tolosa, in Francia, è stata oggetto di un incendio doloso che ha distrutto dodici veicoli, causando danni stimati in circa 700.000 euro.
Cosa è accaduto?
Le motivazioni alla base di questi attacchi sembrano essere legate a una crescente opposizione nei confronti delle politiche aziendali di Tesla e delle decisioni di Elon Musk. Negli Stati Uniti, per esempio, si sono registrate proteste contro le misure di riduzione dei costi adottate dall’azienda, che hanno portato a licenziamenti e tagli salariali. Queste tensioni si sono tradotte in atti di vandalismo, incendi dolosi e chiamate al boicottaggio del marchio.
In Italia, l’incendio di Torre Angela rappresenta il primo episodio di tale gravità ai danni di una concessionaria Tesla. Tuttavia, negli ultimi tempi, si sono verificati altri atti vandalici contro veicoli Tesla parcheggiati in diverse zone di Roma, con auto imbrattate con vernice spray nera. Questi eventi sollevano preoccupazioni riguardo a una possibile escalation di violenze contro l’azienda anche nel nostro Paese.
Le autorità invitano chiunque abbia informazioni utili alle indagini a farsi avanti, sottolineando l’importanza della collaborazione cittadina per garantire la sicurezza e prevenire ulteriori episodi simili. Nel frattempo, la comunità locale esprime solidarietà ai dipendenti della concessionaria colpita e auspica una rapida ripresa delle attività.
In conclusione, mentre le indagini sono ancora in corso, l’ipotesi di un incendio doloso appare sempre più concreta. Resta da chiarire se l’episodio sia riconducibile a movimenti anarchici, a proteste contro le politiche aziendali di Tesla o ad altre motivazioni. Ciò che è certo è che l’incendio alla concessionaria di Torre Angela rappresenta un campanello d’allarme sulla crescente tensione attorno al marchio Tesla, sia a livello nazionale che internazionale.
Per approfondire ulteriormente l’argomento, è possibile visionare il seguente video che documenta l’incendio nella concessionaria Tesla: