Duro botta e risposta tra la direttrice del Parco del Colosseo e l’assessore Onorato. Nella diatriba entra a gamba tesa anche Vittorio Sgarbi
Il concerto di Travis Scott al Circo Massimo continua a far discutere. L’aumento esagerato dei decibel (che ha spinto numerosi cittadini a credere che fosse in atto un terremoto), il caos che si è creato all’interno della piazza, con alcuni partecipanti che hanno addirittura usato lo spray al peperoncino e le polemiche che si sono scatenate a livello istituzionale, tengono banco. E non accennano a chiudersi.
Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo ha tuonato. Prima ha accusato il mancato rispetto delle prescrizioni in materia di decibel e di comportamento del pubblico, poi ha chiesto lo stop dei concerti all’interno del Parco del Circo Massimo. “E’ un monumento, non è uno stadio, né una sala concerti”, ha dichiarato. “Questi mega-concerti rock lo mettono a rischio, come a rischio in prospettiva è anche il Palatino che è lì accanto. L’auspicio è che Roma Capitale valorizzi adeguatamente il Circo Massimo. Andrebbe finalmente riqualificato affinché venga pienamente compresa la sua storia e la sua funzione nella Roma antica così come nei periodi successivi. Gli eventi musicali a mio avviso si possono realizzare ma ben selezionati, come l’Opera e i balletti. I concerti rock andrebbero tenuti negli stadi anche per non mettere a repentaglio la pubblica incolumità”.
Non si è fatta attendere la risposta di Alessandro Onorato, Assessore dei Grandi Eventi di Roma Capitale. “Sentire la sovrintendente dire: ‘al Circo Massimo bisogna fare solo l’opera o il balletto’, ecco… fortuna che non decide lei cosa si fa al Circo Massimo”, ha dichiarato, ricordando che durante il concerto del rapper “un ferito c’è stato ma fortunatamente sta bene: È un ragazzo che si è fatto male non al Circo Massimo, al concerto, ma nell’area archeologica del Colosseo, dove la direttrice è proprio la dottoressa Alfonsina Russo che ha generato la polemica. Quindi forse se la direttrice avesse controllato meglio il suo sito, magari il ragazzo non si sarebbe fatto male”.
Onorato punta l’indice contro Alfonsina Russo e gran parte dell’opinione pubblica. “Mi ricorda i nostri genitori che trent’anni fa guardavano con sospetto i ragazzini che amavano Vasco Rossi – continua Onorato riferendosi a Russo – Mi sembra quindi una polemica surreale e mi fa arrabbiare che 60 mila ragazzi si sono divertiti, sono usciti composti, però i loro salti di gioia hanno magari infastidito qualche Vip annoiato in terrazza mentre mangiava il gelato. È giunta l’ora di capirli i ragazzi e capire cosa vogliono, mentre noi facciamo polemiche sterili”.
Sgarbi: “Il concerto non doveva superare certi limiti”
Al botta e risposta a distanza non potevano mancare le parole di Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato alla Cultura. “Le prescrizioni di Alfonsina Russo sono corrette e non escludono l’opportunità di concerti al Circo Massimo, ma indicano i comportamenti da tenere che valgono per chi appartiene alla società civile”, ha dichiarato in esclusiva a Notizie.com. “Esaltazioni indemoniate, spray al peperoncino e decibel così esagerati da far pensare a un terremoto sono aberrazioni che vanno oltre ogni norma e richiedono sanzioni individuali. La sovrintendenza comunale e quella nazionale conoscono e sono tenute ad applicare, senza mediazioni, i principi della tutela”.
Sgarbi torna sui decibel troppo alti, che hanno portato centinaia di persone a lanciare l’allarme terremoto. “Fra i principi da applicare c’è anche il contenimento dei decibel che, come registrato, possono essere pericolosi per le strutture archeologiche del Palatino. Durante il concerto sono mancati la buona educazione e il rispetto delle norme da parte del pubblico, ma anche la consapevolezza del luogo da parte di Travis Scott e della sua organizzazione; il Circo Massimo richiede rispetto e compatibilità anche per la più pregevole interpretazione musicale . Alfonsina Russo ha indicato e ribadito questi principi elementari che non possono essere materia di discussione. Il concerto avrebbe avuto successo anche senza superare i limiti”, conclude Sgarbi a Notizie.com.
L’attacco di Sangiuliano
Anche il ministro Sangiuliano è intervenuto sull’argomento. “La tutela dei beni e del patrimonio è la nostra missione, come sancito dall’articolo 9 della Costituzione. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro patrimonio e per questo fare di tutto per preservarlo. Ma dobbiamo anche lavorare per rendere i nostri siti luoghi vivi e fruibili, ovviamente con tutte le cautele del caso. Dai musei ai siti archeologici. Questo, ovviamente, esclude le aree fragili e quelle inadatte ad accogliere eventi. Il Circo Massimo, al contrario, non rientra storicamente in questa casistica e ne ha sempre ospitati, di grandi e piccole dimensioni. Ciò che è importante è il rispetto delle prescrizioni tecniche che accompagnano il via libera all’organizzazione di questo o quell’evento. Sarebbe sbagliato avere un approccio pregiudiziale, senza valutare caso per caso”, ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in un’intervista a La Repubblica. “In questi mesi ho apprezzato la serietà di studiosa e il rigore della direttrice Alfonsina Russo e ho trovato ragionevoli le sue preoccupazioni, fondate su competenze tecniche e amministrative. Travis Scott è un artista di successo e deve potersi esibire a Roma, ma credo che sarebbe stato meglio individuare una sede più adatta ai suoi spettacoli. La città di Roma ne ha molte da offrire”,