Quasi mezzo milione di cartelle esattoriali sono pronte a partire da parte dell’azienda municipalizzata per rientrare dei tanti mancati pagamenti sulla tassa per i rifiuti urbani
Una scoperta incredibile quella fatta dagli ispettori della Azienda Municipale per l’Ambiente della Capitale che, dopo accurati controlli, hanno identificato un vero e proprio esercito di cittadini e aziende morose nei confronti della tassa sui rifiuti. In pratica un quarto degli utenti romani risulta addirittura sconosciuto all’Ama, che comunque continua a raccogliere i loro rifiuti, ma non può inviare i bollettini per il pagamento della Tari.
La Tari è la tassa che si paga per lo smaltimento dei rifiuti e ha sostituito le precedenti tassazioni simili come Tia, Tarsu e Tares. La tassa viene calcolata su base annuale e il pagamento viene suddiviso in due semestri. Il documento di pagamento della Tassa Rifiuti comprende due quote: una quota fissa determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti.
La tassa più odiata
E’ la tassa sicuramente più invisa ai romani quella sullo smaltimento dei rifiuti. La Tari è il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti medesimi. Introdotta con questa nuova modalità nel 2014 fa parte, insieme all’IMU, delle tasse comunali il cui importo può variare da città in città. Roma risulta essere una di quelle più penalizzate con aumenti continui che la rendono sempre più maldigerita dai cittadini che stentano a mettersi in regola con i pagamenti, anche perchè la Capitale non brilla davvero per la pulizia dei cassonetti nelle strade. L’azienda Municipalizzata per l’Ambiente ha però deciso di correre ora ai ripari e provare a stanare tutti quelli che risultano morosi.
Un esercito di fantasmi
Nel 2018, l’allora sindaca Virginia Raggi annunciò di aver scoperto oltre 100 mila cittadini “fantasmi” che neanche risultavano nell’elenco dell’AMA. Cittadini o società che quindi sfuggivano anche ai controlli degli ispettori dell’azienda nonostante questa provvedesse regolarmente a raccogliere anche la loro parte di rifiuti prodotta. A distanza di alcuni anni, una nuova giunta si è insediata in Campidoglio, ma le cose non sembrano andare meglio, anzi. Secondo gli ultimi controlli effettuati dall’azienda, sono oltre 139 mila i romani che non pagano la tassa sui rifiuti. Un vero e proprio esercito fantasma che reca un danno enorme nelle casse dell’AMA sempre alle prese con la mancanza di fondi per adeguare i mezzi e gli uomini per rendere il servizio al meglio. Inoltre, gli ispettori della municipalizzata nell’intensificare la lotta all’evasione e alla morosità hanno fatto emettere circa 355 mila avvisi di cartelle esattoriali per migliaia di romani, contribuenti che o non hanno dichiarato del tutto la tassa, o anche per chi risulta inadempiente nei pagamenti.