Migliaia di romani hanno protestato per l’invio di numerose cartelle Tari: dati sbagliati, numeri eccessivi. Nella sede centrale è scattato il caos: ecco la procedura da seguire in caso di errore
Un onda anomala di cartelle Tari inviate a migliaia di romani increduli. Questo lo scenario che si è vissuto nella capitale nelle ultime settimane. Quasi settantacinque mila persone hanno infatti ricevuto una segnalazione da parte di Ama relativa alla loro situazione sulla tassa. Alcuni si sono visti recapitare degli importi anomali, altri hanno invece dovuto fare i conti con richieste di pagamenti già effettuati, mentre molti si sono visti inviare degli avvisi relativi a persone decedute da tempo o con dati completamente sbagliati.

Nel corso dell’ultimi weekend si sono vissuti momenti di grande tensione negli uffici aperti al pubblico: migliaia di romani si sono presentati per chiedere informazioni nella sede di Piazza dei Caduti della Montagnola all’Eur: i toni si sono accesi quando, dopo alcune domande e richieste concitate, molti cittadini non hanno ricevuto le risposte che si immaginavano. Testimoni raccontano di tensione alta e di discussioni molto animate.
Come comportarsi se si riceve una cartella Tari sbagliata?
Ma non si tratterebbe di un fatto isolato e poco comune. Ama ha infatti confermato che il margine di errore nella consegna degli avvisi è considerato tollerabile: secondo l’azienda ci sarebbe un margine tra il tre e il cinque per cento che sarebbe fisiologico e dovuto ad errori nella compilazione dei dati. Ma le segnalazioni che sono arrivate sarebbero decisamente superiori: circa al nove per cento degli avvisi spediti. Negli ultimi giorni infatti sarebbero state depositate circa ottomila richieste di sospensione delle sanzioni richieste. Lo scorso anno il dato delle istanze di tutela superò il trenta per centro (sfiorando il 33 per cento) delle circa 145 mila notifiche inviate.

Le tante richieste ai cittadini sono frutto di un progetto volto a contrastare l’evasione, che nel biennio scorso ha portato all’accertamento di circa mezzo milione di cartelle inizialmente non pagate e che sono state successivamente riscosse. Nel corso del 2024, con questi controlli sarebbero stati incassati oltre sessanta milioni di euro. Una cifra incredibile. Ma come devono comportare i cittadini romani che si sono visti recapitare delle cartelle relative alla Tari che contengono errori o che fanno riferimento a situazioni impossibili da risolvere?
Per avere tutti i chiarimenti del caso è possibile chiamare il numero di telefono (attivo tutti i giorni e a tutte le ore) 060606: le richieste considerate maggiormente specifiche verranno prese in carico direttamente da un operatore dell’Ama. Altrimenti, l’alternativa rappresentata dal possibile invio di un’istanza di autotutela scaricando un modulo precompilato sul sito internet amaroma.it oppure attraverso il modello 608 inviato via PEC all’indirizzo indicato.